Apple e Ibm chiedono più controlli sul modo in cui vengono utilizzati i dati personali dopo la bufera di Facebook e Cambridge Analytica. “Personalmente non sono un grande fan della regolamentazione perché a volte può avere conseguenze inaspettate”, ha detto il ceo di Cupertino, Tim Cook, nel corso del China Development forum che si è svolto a Pechino. “Tuttavia penso che questa situazione sia diventata così grande che probabilmente è necessaria un regolamentazione ben strutturata”.

“Se si usano questo genere di tecnologie bisogna dire alle persone cosa si sta facendo in modo da non sorprenderli”, ha spiegato Virginia Rometty, capo di Ibm, presente allo stesso evento. Dobbiamo dire agli utenti, ha aggiunto, che “se adottano l”opt out’ (cioè abbandonano un servizio, ndr) i dati appartengono ai creatori del servizio”.
Dopo il polverone scoppiato una settimana fa, Facebook è sotto la lente di utenti, governi e investitori. Mark Zuckerberg si è scusato personalmente nei giorni scorsi e nelle ultime ore ha comprato spazi su quotidiani britannici e americani per ribadire che sta lavorando per garantire che questo non accada più.