Facebook collabori su Cambridge Analytica, chiede il premier May

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Il primo ministro britannico Theresa May di dice preoccupata sul caso Cambridge Analytica, ma respinge le accuse sulla Brexit e chiede a Facebook di collaborare. E’ quanto emerso dalle risposte all’opposizione in occasione del Question Time alla Camera dei Comuni.

Theresa May è tornata a dirsi preoccupata per la vicenda di Cambridge Analytica e delle altre società di consulenza accusate di tentativi di manipolazione del consenso nell’ambito dello scandalo sui dati di 50 milioni di utenti di Facebook carpiti senza consenso. Ma non ha raccolto i sospetti rilanciati ieri dalla ‘gola profonda’ Chris Wylie sul possibile coinvolgimento nella faccenda della piattaforma euroscettica Tory di Vote Leave e sull’ipotetico impatto di “trucchi” illegali a favore del voto pro Brexit del 2016.

“Le accuse relative al caso Cambridge Analytica sono chiaramente preoccupanti”, ha tagliato corto May, perché “la fiducia è importante per le persone che acconsentono al trattamento dei propri dati personali”.

Ribadendo l’impegno del governo per un ambiente “online sicuro” e leggi sulla privacy sempre più efficaci, May ha espresso l’auspicio che “Facebook, Cambridge Analytica e chiunque altro sia coinvolto nella vicenda cooperino totalmente con l’Information Commissioner’s Office”.

Zuckerberg, per ora, ha acquistato pagine sui giornali (cartacei) per scusarsi. Intanto, gli inserzionisti Uk minacciano di abbandonare Facebook e, assicura il boss di M&C Saatchi, non è un bluff.