Bat lancia glo: meno del 95% sostanze tossiche rispetto al fumo

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Si chiama ‘glo’ ed è il nuovo prodotto alternativo alle tradizionali sigarette con cui British American Tobacco, – gruppo presente in oltre 200 mercati con 50 mila dipendenti e leader in 60 Paesi – allarga il suo già ampio portafoglio di più di 200 marchi (tra cui Rothmans, LucKy Strike, Vogue, Dunhill, Kent).
‘Glo’ è un dispositivo che riscalda, senza bruciare, a circa 240 gradi centigradi degli stick di tabacco: proprio l’assenza della combustione propria(a 950°) delle sigarette tradizionali lo rendono un prodotto a potenziale rischio ridotto rispetto al fumo. Infatti, il vapore prodotto genera un gusto di tabacco naturale simile a quello di una sigaretta, ma contiene dal 90% al 95% in meno di sostanze tossiche. Glo non produce odore, perché emette vapore di tabacco e non fumo, e non produce cenere.


“Con ‘glo’ il nostro obiettivo è offrire ai fumatori un’esperienza simile al fumo ma con rischi potenzialmente molto inferiori rispetto a quelli associati alle sigarette”, ha affermato questa mattina, durante la presentazione del nuovo prodotto James Murphy, head of Reduced risk substantiation, group research an developmnet di British American Tobacco. “E’, infatti, ampiamente riconosciuto che è la combustione del tabacco a produrre molte delle sostanze tossiche legate al fumo. Le ricerche scientifiche di cui disponiamo ad oggi ci confermano che la tecnologia sviluppata per ‘glo’, che scalda ma non brucia il tabacco, potrebbe ridurre significativamente i rischi per la salute rispetto al fumo. Anche se siamo consapevoli della necessità di studi a lungo termine, una cosa è certa: ‘glo’ produce dal 90 al 95% in meno di sostanze tossiche rispetto alle sigarette”.

Il dispositivo, fabbricato in Cina, assemblato in Svezia, permette di consumare 30 stick di tabacco, prodotto in Russia e disponibile in tre diversi gusti (costo di 5 euro pari ala media di un pacchetto di sigarette) per poi essere ricaricato con presa Usb.
“‘Glo’ è stato sviluppato nel nostro centro ricerca e sviluppo di Southampton, in UK, grazie alla collaborazione di oltre 100 tra scienziati, ingegneri, designer, esperti di tabacco e tossicologi”, ha spiegato Andrea Conzonato, presidente e ad di BAT Italia. “La sua realizzazione ha richiesto quattro anni di lavoro e ingenti investimenti. Negli ultimi anni BAT ha investito, 2,5 miliardi di dollari nei prodotti di nuova generazione, ai quali hanno lavorato oltre 1.500 scienziati, ingegneri e ricercatori”.
Lanciato a fine 2016 in Giappone in cinque mesi ‘glo’ ha raggiunto il 4,3% del mercato nipponico. Oggi è presente anche in Canada, Corea del Sud, Romania, Russia e Svizzera. Si prevede che nel 2018 estenderà la sua presenza a 20 Paesi.
In Italia ‘glo’ sarà lanciato da domani a Torino nel primom’glo Studio’ in via Carlo Alberto. All’accoglienza ci sarà ‘Pepper’ l’androide dotato di intelligenza artificiale in grado di interagire con i clienti (informazioni si possono avere sul sito www.discoverglo.it).

“Il lancio di ‘glo’ completa il nostro portafoglio prodotti in Italia, che spazia dai marchi tradizionali del tabacco alla nostra offerta più innovativa”, ha detto Conzonato. “Tra l’altro siamo orgogliosi che l’Italia sia il primo Paese al mondo nel quale BAT è presente con la sua gamma completa di prodotti di nuova generazione, dalle sigarette elettroniche Vype a ‘glo’”.

D’altra parte l’Italia è un mercato importante e di rilevanza strategica, come testimoniano i nostri investimenti nel Paese”, ha proseguito Conzonato, illustrando il piano d’azione e gli investimenti di Bat in Italia. “Sta procedendo, come da programmi, il piano quinquennale che prevede un investimento di un miliardo di euro dal 2015 al 2019. Nel 2017 abbiamo investito 200 milioni: 120 milioni in macchinari e servizi d installazione, avviamento e manutenzione (settore nel quale le aziende italiane sono leader), 20 milione nell’acquisto di tabacco di alta qualità in quattro regioni (Veneto, Toscana, Umbria e Campania), 60 milioni in attività di marketing, distribuzione e ricerche di mercato. Prevediamo di investire la stessa cifra quest’anno. Le nostre aspettative per ‘glo’? Conquistare il 50% più uno del mercato”.
Conzonato ha fatto un accenno anche agli aumenti delle accise sul tabacco, affermando che rientrano nella politica fiscale governativa. “Il problema“, ha sottolineato, “ è la loro imprevedibilità. Sarebbe auspicabile un calendario fiscale per capire quanto e quando crescono”.