Quasi nove utenti del web su dieci che commentano la tecnologia della cosiddetta “catena a blocchi” sono ottimisti circa le opportunità generate. Ma sette su dieci non la distinguono dalle criptovalute. Secondo un’analisi Reputation Manager che si riferisce al periodo agosto 2017 – febbraio 2018 ed è basata sul monitoraggio dei contenuti Ugc (generati dagli utenti nei diversi canali online: post/commenti ad articoli, blog, ecc…), evidenzia come l’86% degli utenti sia particolarmente ottimista sulle opportunità e sulle relative possibilità di business, che le nuove tecnologie di transazione online e le criptovalute potrebbero apportare alla società odierna.

Il 14% del web, invece, come riporta una nota della società, teme i pericoli incombenti che si nasconderebbero dietro al facile entusiasmo delle nuove scienze informatiche.
Il 70% degli articoli online e dei commenti, prosegue Reputation Manager, lega il concetto di blockchain a quello di bitcoin e cita spesso insieme questi due termini, che pur essendo strettamente connessi, trattano di fenomeni tecnologici totalmente diversi. Solo nel 30% dei casi analizzati risultano esser presi in esame singolarmente.
Altro tema che sembra scaldare gli animi degli internauti è quello relativo all’aspetto “indipendente” della blockchain. “Non esiste controllo, o meglio, esso c’è ma è affidato totalmente agli investitori e agli sviluppatori in generale”, spiega Reputation Manager.
Tra i supporter del blockchain, invece, c’è chi afferma che grazie alla blockchain “sparirà la burocrazia”. Per altri, è imminente lo scoppio di una bolla speculativa.