Facebook mette una taglia sugli abusi di dati stile Cambridge Analytica

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Oltre alle notifiche agli utenti interessati allo scandalo Cambridge Analytica, Facebook – nelle ore calde dell’audizione del suo fondatore al Congresso Usa – ha lanciato anche uno strumento accessibile a tutti per capire se si è stati coinvolti nella condivisione dei dati.

Digitando la parola ‘Cambridge’ nella barra di ricerca del Centro assistenza di Facebook, si accede ad una pagina intitolata “Come posso sapere se le mie informazioni sono state condivise con Cambridge Analytica?”.

Se non si è stati interessati alla fuga di dati apparirà il seguente messaggio: “In base alle nostre informazioni, tu e nessuno dei tuoi amici si sono registrati a This Is Your Digital Life”, cioè l’app ‘ponte’ che ha fatto scoppiare lo scandalo sulla privacy.

Correndo ulteriormente ai ripari, Facebook ha annunciato in un post che ricompenserà gli utenti che segnalano l’uso improprio dei dati da parte degli sviluppatori di app, con il sistema ‘Data Abuse Bounty”. Ispirato al ‘Bug Bounty’, il programma usato dal social per scoprire le falle di sicurezza informatica, con un premio in soldi per chi le scopre e le segnala, il Data Abuse Bounty “premierà le persone che conoscono casi in cui un’app della piattaforma raccoglie i dati per venderli, usarli per truffe o per scopi politici”.

Le segnalazioni verranno esaminate “il più rapidamente possibile” e se verrà confermato l’abuso di dati, l’app incriminata verrà chiusa, verranno “intraprese azioni legali contro la società che vende o acquista i dati”, e verrà “pagata la persona che ha fatto la segnalazione e avvisati tutti gli utenti interessati”.