Aria di disgelo sul fronte dell’asta dei diritti tv della Serie A 2018-21. Dalla sede di Santa Giulia arriva la notizia che Sky è pronta a effettuare un’offerta definita “importante” sul bando pubblicato venerdì scorso da Mediapro.

Dopo aver studiato attentamente i pacchetti, i manager di Sky hanno deciso di prendere questa decisione che modifica il clima di un rapporto finora piuttosto freddo con l’intermediario indipendente spagnolo. E potrebbe indirizzare l’asta verso una conclusione positiva.
Il bando, tra gli altri, contiene due maxi-pacchetti con tutte le 380 partite del campionato: si tratta di A per satellite e C1 per internet (i pacchetti per digitale e telefonia invece sono più segmentati). Sono le due piattaforme per le quali Sky aveva presentato offerte pari o superiori al minimo già nelle precedenti aste concluse senza assegnazione.
Nella nuova situazione di mercato successiva all’accordo tra Sky e Mediaset – con Cologno Monzese che parla di valutazione “opportunistica” del bando di Mediapro – questo schema predisposto dagli spagnoli potrebbe lasciare spazio di trasmissione di partite in esclusiva a Santa Giulia, l’elemento da sempre invocato dalla pay tv di Murdoch.
Sembra in discesa anche il percorso dell’asta di fronte alle authority. Si allontana l’eventualità di una nuova verifica di Antitrust e Agcom sulla conformità dei pacchetti di Mediapro alle linee guida e alla Legge Melandri. Secondo l’autorità di garanzia della concorrenza e del mercato, il nuovo controllo (da effettuare entro 60 giorni) scatterebbe solo in presenza di una richiesta di “modifica pacchetti” da parte di Mediapro o di un’istanza di un altro operatore coinvolto. Ma al momento non è arrivato ancora niente.