Mini, la Triennale celebra l’iconica auto con una mostra tra passato e futuro del brand

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Un tuffo nel passato di Mini per ispirare il futuro del marchio. Inaugurata alla Triennale di Milano la mostra ‘Don’t Need A title. Mini, inspired by origins’. Presenti per l’occasione, oltre al presidente della Triennale Stefano Boeri, anche il direttore di Mini Italia Stefano Ronzoni e Oliver Heilmer, Head of Mini Design.

Da sinistra: Stefano Ronzoni (Head of Mini Italia), Oliver Heilmer (Head of Mini Design), Riccardo Licata, Marketing Manager Mini, in fronte a Mini Vision Next100 Concept

La mostra racconta la storia di una delle più importanti icone dell’automobilismo mondiale attraverso un viaggio esperienziale tra passato, presente e futuro del brand. L’esposizione è aperta fino al 27 maggio alla Triennale di Milano che, ha ricordato Boeri, è “partner istituzionale di Mini dal 2014”.

Mini, ancor prima di essere diventata icona mondiale di stile, è un automobile che, ha ricordato Ronzoni, “ha cambiato il mondo dell’auto, del design e della mobilità urbana” e “conserva ancora oggi inalterati i principi” che ispirarono Alec Issigonis quando la disegnò per la prima volta. Lo dimostra un video che proietta, all’interno delle sagome delle successive versioni di Mini, proprio quel primo schizzo su un foglio di carta.

Il Dna della Mini, ha spiegato il nuovo capo del design, è fatto di due anime, una “razionale” e una “emozionale”, le “proporzioni” e il “carattere”. Due fonti di ispirazione, come documenta la mostra, che Mini ha sempre cercato di conservare e che vuole anche alla base della Mini del futuro.

Per la prima volta in Italia, infatti, la mostra, oltre alle Mini “classiche”, ospita anche la Mini Vision Next100 Concept, che è il contributo del brand alle celebrazioni dei 100 anni del Gruppo Bmw, di cui fa parte, e che offre una visione del concetto di mobilità del futuro. Presupposto della quale, secondo Heilmer, sarà una “comunicazione più umana tra automobile e persona”.

Ecco altre foto della mostra: