Dai segnali di pace, ai venti di guerra. Un ricorso urgente di Sky ex articolo 700 ferma la procedura competitiva di assegnazione dei diritti del calcio avviata da Mediapro. Una brusca rottura, quindi, si materializza, dopo che alcuni giorni fa era sembrata scemare la tensione tra il player spagnolo e la pay di Milano Santa Giulia. Che aveva annunciato di essere pronta a fare un’offerta adeguata e “importante” sui pacchetti messi a punto da Mediapro. E invece è arrivata l’offensiva legale.

Con provvedimento emesso in data 16 aprile 2018, soggetto a discussione in udienza, il Tribunale di Milano ha sospeso la procedura di gara così come definita dal bando del 6 aprile 2018, fissando l’udienza di comparizione delle parti per il 4 maggio 2018. La Sezione Imprese del Tribunale – in particolare – ha attribuito rilievo alle “plurime condotte illecite” imputate a MediaPro Italia, in violazione del c.d. decreto Melandri, delle norme in materia di concorrenza e del provvedimento adottato dall’Agcm il 14 marzo 2018.
Secondo la tesi dei legali di Sky Italia, con la predisposizione dei pacchetti principali e dei pacchetti opzionali nel bando, MediaPro Italia non agirebbe quale intermediario indipendente, ma diventerebbe un vero e proprio player del mercato in cui concorrono gli operatori della comunicazione come Sky Italia. Tra i punti critici del bando di Mediapro, almeno due aspetti rilevanti: la proposta trasversale per le varie piattaforme da parte degli spagnoli di un prodotto confezionato da 270 minuti, unita all’esistenza delle nuove finestre spalmate su otto orari diversi, rischia di delineare un vero e proprio canale e configurare il ruolo improprio di Media Pro Italia; l’ipotesi della raccolta pubblicitaria a cura dell’intermediatore spagnolo, contenuta nel bando, è il secondo aspetto di cui l’Agcm aveva segnalato l’impraticabilità.
Il Tribunale di Milano, in particolare, ha riconosciuto “la particolare rilevanza del periculum in mora connesso a un’operazione commerciale di così rilevante entità e destinata a proiettarsi in un ampio arco temporale, rispetto alla quale il paventato effetto distorsivo sarebbe del tutto idoneo a determinare gravi squilibri nel mercato e in danno dei singoli operatori dell’informazione interessati in ragione della notevole influenza sulla acquisizione (e perdita) di quote di mercato che l’esito della gara produrrebbe sull’uno o l’altro dei protagonisti della vicenda e la sostanziale impossibilità di un integrale ristoro di tale pregiudizio in sede di mero risarcimento monetario del danno”.
Sul procedere della vicenda la pay di Milano Santa Giulia ha emesso una nota che mira a rassicurare i suoi abbonati e, in qualche maniera, anche il sistema calcio. Dice il documento: “Sky intende continuare a garantire agli abbonati un prodotto di qualità, nella piena libertà e autonomia giornalistica e editoriale in un sistema non discriminatorio e di libera concorrenza fra gli operatori”. La noto sottolinea che “Sky investe da molti anni in Italia nel calcio e nella Serie A, raggiungendo milioni di case, di famiglie, di appassionati, con la grande soddisfazione di tutti gli abbonati, delle squadre di calcio, in un sistema competitivo e osservando sempre le regole e le leggi italiane”.
Il documento si conclude annunciando una imminente offerta Sky. “Per tutto questo, per la nostra volontà di continuare a contribuire alla crescita del calcio italiano, per lanciare nei prossimi giorni una grande offerta economica che possa garantire il futuro dei club sportivi, oltreché la qualità, la creatività e l’autonomia editoriale e giornalistica, la competizione industriale, agendo, senza scorciatoie, sempre nel rispetto dei valori della libertà di mercato e di tutte le leggi, Sky si è rivolta al Tribunale che, dopo avere sospeso immediatamente il bando di Mediapro, fornirà il suo responso il 4 Maggio prossimo”.