“Ciò che guida il nostro lavoro nella Commissione è che Internet non può essere una terra di nessuno senza leggi, un Far-West. Le regole che si applicano offline si devono rispettare anche nell’online digitale e dobbiamo essere sicuri che le nostre regole moderne per la protezione dei dati siano applicate pienamente”. Così la Commissaria europea alla giustizia Vera Jourova riferendo alla Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo sullo scandalo Cambridge Analytica di cui sono vittime cittadini europei. “Da questo scandalo”, ha spiegato, “emerge quanto siano importanti i dati personali di tutti i cittadini del mondo e dimostra che la protezione dei dati personali può avere un forte impatto sulle nostre società democratiche e sulle nostre elezioni”.

“Siamo in una situazione seria e grave, mi aspetto che Facebook operi a pieno per fare chiarezza”, ha ribadito la Commissaria Ue, ricordando che i garanti per la protezione della privacy hanno creato gruppo di lavoro dedicato ai social media e che il 25 maggio entrerà in vigore il nuovo regolamento sulla privacy.
Jourova ha comunicato inoltre che ieri il vicepresidente della Commissione europea, Andrus Ansip, ha incontrato negli Stati Uniti Mark Zuckerberg, che “ha detto di voler cooperare con le autorità europee” per fare luce sul caso. Ansip, ha continuato Jourova, ha rinnovato al numero uno del social l’invito a venire a riferire in Parlamento, sottolineado “che questo sarebbe un buon modo per collaborare”.
Lo stesso invito è stato rivolto a Zuckerberg dal presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani. “Tutti i gruppi politici” dell’Europarlamento, ha scritto in una lettera Tajani, “sottolineano l’assoluta necessità di una sua personale presenza” per riferire sulla violazione delle norme sulla privacy “così come ha fatto davanti al Congresso” Usa. Tajani ha ringraziato Zuckerberg per l’offerta di inviare Joel Kaplan a riferire al Parlamento ma ha ribadito la necessità, condivisa da tutti i partiti, che invece sia proprio Zuckerberg a presentarsi.
Facebook is a company registered in Dublin, subject to EU law. It must cooperate and be accountable to the European Parliament, its regulator. Mr Zuckerberg has a responsibility to provide explanations in person to elected representatives of EU citizens, as he did with Congress. pic.twitter.com/5iL2cLMQDa
— Antonio Tajani (@EP_President) 18 aprile 2018
Ricordando che la sede internazionale di Facebook è a Dublino, su territorio Ue, Tajani ha descritto la presenza di Zuckerberg all’Europarlamento come “un importante segnale” di collaborazione. “Siamo convinti che milioni di europei colpiti dallo scandalo Cambridge Analytica meritino una piena e accurata spiegazione dal top manager di Facebook, così com’è stato nel caso dei cittadini statunitensi”. Inoltre, scrive ancora il presidente del Pe, è “urgente fornire chiarimenti convincenti” sul ruolo di Cambridge Analytica nel referendum inglese sulla Brexit, nonché nelle campagne elettorali svoltesi in altri Paesi Ue “anche in vista delle prossime elezioni europee”.