Nell’ultimo decennio, l’età media dei giornalisti italiani soci titolari di Casagit è passata da 47 a 58 anni. Il dato emerge dall’analisi della popolazione assistita allegata al bilancio 2017 approvato nei giorni scorsi dal Consiglio di amministrazione.

“Invecchiare mediamente di undici anni in dieci – sottolinea nella sua relazione il presidente Daniele Cerrato – ci racconta tre cose: la mancanza di un vero ricambio generazionale nella nostra categoria, l’innalzamento dell’età in cui si ottiene il primo contratto di lavoro e, unica notizia buona, l’aumento dell’età media dei colleghi pensionati, forse in parte anche favorito dall’avere a disposizione una Cassa di assistenza sanitaria che permette forme di prevenzione importanti sostenendone i costi”.
Tornando al “censimento” della categoria, al 31 dicembre scorso gli iscritti a Casagit erano complessivamente 49.102: 873 in meno rispetto a dodici mesi prima. Più nel dettaglio, i soci titolari nel profilo 1 di assistenza erano 25.384 (di cui 13.469 contrattualizzati, 9.025 pensionati, 2.552 volontari, 338 dipendenti di organismi di categoria). In un anno il loro numero è diminuito di 218 unità. I familiari, sempre ricompresi nel profilo 1, erano 22.363 (9.350 coniugi o conviventi, 12.930 figli, 83 genitori). I profili 2, 3 e 4 registrano invece 1.355 adesioni (1.090 titolari e 265 familiari, di cui 110 coniugi o conviventi e 155 figli).
“A concorrere alla frana occupazionale che continuiamo a registrare – si legge nelle considerazioni contenute nei documenti di bilancio – sono stati ancora contratti a termine non rinnovati e licenziamenti. Il calo degli iscritti prosegue”.