La crisi dell’editoria mina la democrazia. Secondo quanto riporta Newsy in un servizio, sono sempre meno nella stampa locale i giornalisti che fanno da “watchdog”, cani da guardia, presso i parlamenti statali. In particolare, tra il 2003 e il 2014 sono stati tagliati 164 reporter incaricati di seguire l’attività parlamentare nei singoli stati (-35%). Figure che ormai sono presenti, fulltime o partime, in meno di un terzo dei quotidiani Usa. Ancora peggio le tv locali: l’86% non ha un reporter assegnato a coprire le notizie dei Parlamenti locali nelle capitali.
Pesa, secondo Newsy che cita dati Pew Research Center, la crisi dell’editoria tradizionale: il numero di lettori di quotidiani negli Usa è precipitato in sedici anni da 115 milioni nel 2000 a 72 milioni e così i ricavi: da 59 miliardi (diffusione più raccolta) a 29 miliardi di dollari nel 2016. Il digitale non ha ancora colmato il gap. Le redazioni, tra tagli e ristrutturazioni aziendali, sono passate da 65mila giornalisti del 2004 ai 41 mila del 2015 (fonte: Pew Research Center).
“Cosa succederà quando i cani da guardia non faranno più la guardia?”, conclude il servizio.