L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, ha indetto a metà giugno il congresso per il rinnovo dell’esecutivo, cioè la segreteria e le commissioni paritetiche. Invece di aspettare la scadenza naturale di fine anno si è deciso infatti di anticipare il ricambio anche per avere un vertice con pieni poteri in vista dei cambiamenti del Cda e del direttore generale attesi prossimamente a viale Mazzini.
A quanto pare si va verso la rielezione dell’attuale segretario Vittorio Di Trapani che è il candidato di una lista unitaria. Per Di Trapani si profilerebbe così un terzo mandato che è un po’ anomalo: nessuno dei suoi predecessori ne ha goduto, ma il regolamento Usigrai non lo esclude. Del resto l’attuale segretario vanta il lavoro svolto per far passare il contratto nazionale giornalisti in Rai che passa per essere il migliore della categoria recepito da un’azienda anche se ci sono voluti ben due anni per farlo digerire.
Un successo riconosciuto non solo dagli iscritti al sindacato ma anche dall’amministrazione di viale Mazzini.

Per completare l’opera manca però il pezzo finale del contratto integrativo, cosiddetto di secondo livello, che è quello con cui le aziende chiudono accordi più specifici in funzione delle proprie necessità ed è pertanto molto delicato.
Il sostegno condiviso a Di Trapani va letto proprio nel senso di dargli il tempo per portare a casa l’integrativo, prolungando il mandato che potrebbe comunque essere a tempo. Non è improbabile che Di Trapani possa in futuro puntare alla Federazione Nazionale della Stampa, che il prossimo anno vedrà il rinnovo delle cariche di vertice.
Se la riconferma del segretario adesso sembra fuori discussione è certo però che al congresso ci sarà battaglia. Il nuovo quadro politico con la sinistra e in centro sinistra in difficoltà vede indebolirsi lo schieramento unitario dell’Usigrai e, non a caso, venerdì scorso si è materializzata una lista alternativa di giornalisti di destra (gli ex di Alleanza nazionale e berlusconiani diventati tutti salviniani il giorno dopo le elezioni del 4 marzo) per portare un loro candidato alla segreteria.