Rcs MediaGroup ha registrato nel primo trimestre un utile di 6 milioni, rispetto alle perdite per 5,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. E’ un risultato netto positivo nel trimestre per la prima volta dopo dieci anni, segnala la società in una nota.

I ricavi crescono a 216,3 milioni, rispetto ai 213,4 milioni del 2017. Il margine operativo lordo va a 20,2 milioni, in crescita del 67% dallo scorso anno. Su base omogenea i ricavi risultano in flessione del 2%.
I ricavi pubblicitari calano a 84 milioni (da 92,8 milioni), con una sostanziale stabilità su base omogenea (-1%). I ricavi editoriali crescono a 106 milioni (da 86,1 milioni, -5 milioni su base omogenea). I ricavi diversi si attestano a 26,3 milioni (da 34,5 milioni, +1,7 milioni su base omogenea).
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 259,2 milioni (-28,2 milioni da fine 2017). Per il 2018 Rcs conferma l’attesa di mol e flussi di cassa della gestione corrente tali da ridurre il debito sotto i 200 milioni.
Sui ricavi Rcs il confronto con lo scorso anno risente dell’adozione del nuovo principio contabile Ifrs 15 (+8,4 milioni) e di eventi disomogenei quali la cessazione id alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (-1,3 milioni).
Il calo dei ricavi editoriali su base omogenea, spiega poi Rcs, riflette principalmente il calo dei mercati di riferimento sia in Italia e sia in Spagna, che ha comportato la flessione delle diffusioni cartacee dei quotidiani.
A livello diffusionale si confermano le leadership nei rispettivi segmenti di riferimento dei quotidiani Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Marca ed Expansión, mentre El Mundo conferma la seconda posizione tra i generalisti spagnoli nel mercato edicola.
Crescono gli indicatori di performance digitali dei siti dei quotidiani del gruppo e si segnala un incremento dell’11% delle offerte digitali a pagamento di Corriere, che raggiunge i 78mila abbonati paganti tra digital edition e membership e m-site.
Quanto all’ebitda (balzato del 67% a 20,2 milioni), Rcs ricorda l’andamento stagionale dell’attività che penalizza normalmente i risultati del primo e terzo trimestre. La variazione è principalmente dovuta ai risultati positivi derivanti dall’attività di investimento sui contenuti editoriali, al continuo arricchimento dell’offerta e alla valorizzazione del portafoglio degli eventi sportivi, oltre al continuo impegno nel perseguimento dell’efficienza, che ha permesso di ottenere benefici relativi a costi operativi per 5,5 milioni, di cui 2,9 milioni in Italia e 2,6 milioni in Spagna.
Nel primo trimestre Rcs ha registrato poi proventi non ricorrenti netti per 2,2 milioni, principalmente attribuibili a Rcs Sport.
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