Curiosi, aggiornati e in grado di guidare le scelte per adottare novità, anticipando i trend di mercato. Sono questi alcuni degli elementi principali che caratterizzano gli influser. A svelare chi sono, ci ha pensato una analisi realizzata dall’istituto di ricerca Doxa per conto di Influse – società milanese che proprio su questo segmento di target si concentra, alla ricerca di nuovi canali non main stream per mettere efficacemente in comunicazione brand e consumatori.
“Il termine influser è un neologismo con cui vogliamo indicare quanti hanno una naturale predisposizione a informarsi su ciò che c’è di nuovo, con in più la capacità di comunicarlo alla propria cerchia di contatti”, ha spiegato Gianmaria Padovani, co-founder di Influse durante la presentazione della ricerca, richiamandosi alle categorie degli “early adopter” o “innovatori”, definite da Everett M. Rogers negli anni ’60.
Dalla ricerca è emerso che la maggioranza degli intervistati, il 57% del totale, sono principalmente “curiosi” davanti alle novità, “alle quali si aprono”, ha spiegato Virma Scarpino, amministratore delegato di Doxa, “solo se sono convinti che possano migliorare la loro vita”. Per la survey il 18% del campione corrisponde agli “esploratori”, cioè coloro che si sforzano di captare la novità in arrivo, mentre il 17% corrisponde agli “osservatori”, che, pur essendo incuriositi dal progresso, apprezzano i tempi in cui vivono.

Insomma, dai dati risulta dunque che solo il 4% degli italiani ha un profilo corrispondente a quello dell’influser. Più che essere determinato da condizioni anagrafiche, socio-economiche o di appartenenza geografica, il segmento è definito maggiormente da un tratto psicologico che riguarda la capacità di intercettare le novità in circolazione, dalle quali colgono solo quanto ritengono necessario per formare la propria identità, distinguendoli.
In fatto di dieta mediatica, internet è il loro principale strumento di interfaccia con il mondo, usato prima di tutto per visitare i social e mettersi in contatto con le community di riferimento.

Segno distintivo dell’influser è la molteplicità di interessi e hobby che coltivano ed esplorano con continuità. Al primo posto c’è la tecnologia, concetto che per gli influser è trasversale alle categorie merceologiche e non riguarda solo i device, ma anche l’interesse per un tessuto hi tech, o per una sneaker costruita con nuove tecnologie. Seguono il mondo food, citato soprattutto dagli uomini, vacanze e viaggi, ma anche sport, cura della persona e moda, percepita non con valenza esibitoria, ma sempre per creare un profilo che li distingua. Da ultimo l’interesse per l’intrattenimento e la cultura, spaziando dal mondo del cinema, alla TV, passando per la musica e i concerti.
“Gli influser sono il primo boost per i consumi”, ha sintetizzato in conclusione Padovani: “grazie anche alla loro capacità di tranquillizzare il mercato raggiungendo la massa critica, con il passaparola”.