Accordo Mediapro-Google per trasmettere su YouTube in diretta le partite del campionato brasiliano

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In attesa dell’esito del doppio binario giudiziario in Italia sui diritti tv della Serie A – Tribunale di Milano e Tar del Lazio – Mediapro scommette sugli Ott a livello internazionale. Il gruppo di Barcellona annuncia di aver chiuso un accordo con Google per la trasmissione su Youtube di oltre cento partite in diretta del campionato brasiliano in 26 Paesi tra Europa, Asia e Oceania: Francia, Olanda, Svizzera, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bielorussia, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Ucraina, Russia, Malesia, Tailandia, Birmania, Mongolia, Brunei, Taiwan, Cambogia, Laos, Filippine, Australia e Nuova Zelanda.

Nella foto, Taxto Benet, con a sinistra il presidente Mediapro Jaume Roures (Foto Ansa/ Paolo Cappelleri)

“Il torneo brasiliano sarà l’unico tra i principali campionati calcistici nazionali a poter essere seguito in diretta su YouTube – si legge nel comunicato dell’azienda spagnola – si tratta di un altro passo avanti di Mediapro nel suo impegno verso l’innovazione e la creazione di format moderni a favore dei consumatori”.

Anche in Italia la trasmissione via web delle partite potrebbe diventare un grimaldello per uscire dall’impasse sulla vendita dei diritti tv 2018-21 della Serie A. In caso di mancata presentazione della fideiussione il 22 maggio e di mancato via libera alla creazione del canale della Lega (cavallo di battaglia di Mediapro che però non piace a tutti in Serie A) i club tornerebbero proprietari dei diritti.

A quel punto si passerebbe a trattative private vista la mancanza dei tempi tecnici per un nuovo bando. Secondo alcune ricostruzioni, Mediapro potrebbe tornare in campo come acquirente di un pacchetto internet. Questo consentirebbe agli spagnoli di entrare nel calcio italiano (con un ruolo diverso da quello di intermediario indipendente) e offrire ai consumatori un prodotto editoriale come succede in Spagna con BeIn Connect. In questo modo i 64 milioni di acconto già versati da Mediapro diventerebbero un anticipo sull’acquisto del pacchetto.

Sarebbe una soluzione di compromesso per tutti i protagonisti di questa vicenda. Questo percorso, unito all’offerta di Sky per il satellite che dovrebbe aggirarsi intorno a 750 milioni, consentirebbe di non scendere troppo al di sotto dell’asticella ora fissata a 1.05 miliardi dalla somma scritta a inizio febbraio da Mediapro nella busta per il bando da intermediario indipendente. In questo modo sarebbe tenuto sotto controllo il malcontento dei club che non vogliono perdere nemmeno un euro.

Appuntamento al 22 maggio per l’assemblea decisiva della Serie A.