Stare «dentro il mouse» vuol dire – metaforicamente – stare dentro la democrazia, poter cliccare «sì» o «no» su una legge, per bocciarla o approvarla: «Con la piattaforma Rousseau i cittadini avranno diritto di veto». Lo annuncia Alessandro Di Battista, in collegamento video da San Francisco, dov’è ospite del suo amico pentastellato Emanuel Mazzilli, per il Rousseau City Lab. Dentro questa tensostruttura gonfiabile a forma di mouse, appunto, allestita davanti al Pala Alpitour, debutta il tour dedicato alla «democrazia diretta e alla cittadinanza digitale».

Perché Torino? «Perché Davide Casaleggio è piemontese, e perchè la Città ha una giunta guidata con successo dal Movimento 5 Stelle» dice Davide Bono, consigliere regionale. Meno prosaico, invece, lo stesso Casaleggio: «È una scelta logistica, la tensostruttura è stata realizzata da una ditta del cuneese, e dunque ci sembrava coerente partire dal Piemonte». Lì sotto, al caldo e davanti a un pubblico contenuto ma interessato, sfilano per due giorni (ancora oggi) imprenditori e inventori di start up e «www walkers», come Luca Furfaro, di «Yes4To», una rete di 21 associazioni di dirigenti d’azieda che provano a incidere sulle scelte politiche della città, o Giulia Pettinau di ORANGOgo.it, che si è inventata il primo motore di ricerca degli sport in Italia. Ci sono Alessio Ariagno, ad dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide (quella della «mano bionica» che sarà applicata, tra l’altro, anche all’ultramaratoneta Roberto Zanda) e Mattia Conte di StarBoost.it, che lavora su modelli di impresa eco-sostenibili. E poi Paolo Carlo Ghislandi, di Cascinacarpini.it, con le sue idee innovative sull’e-commerce nel campo dell’enologia. Simone Artesi, di Ceste di Rapa, Matteo Franco, di Cantina Social e Simone Bongiovanni di Cascina Caccia, una casa confiscata alla mafia a San Sebastiano da Po. Tutti giovani, torinesi o piemontesi e iper connessi. È la platea di Davide Casaleggio, orgoglioso del primato planetario pentastallato: «L’Italia è l’unico Paese ad avere un ministro della Democrazia Diretta: Fraccaro è un grande successo».
L’intervento di Grillo
Il mio intervento al Rousseau City Lab. https://t.co/QjPKz2GzYg
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 10 giugno 2018
Poi, il collegamento con «Dibba» e quell’idea, condivisa da entrambi, secondo cui la democrazia diretta «salverà il mondo», dai giornalisti innanzitutto. «I media devono cambiare – dice Di Battista – e smetterla di far politica e gossip: va bene non essere teneri con il governo, ma in questo caso dicono cose sbagliate, danno un’immagine dell’Italia irreale che arriva anche qui in America». Casaleggio gli chiede allora di far da filtro e spiegare agli americani come stanno davvero le cose. Infine, un accenno appena alla cena da Bilderberg dell’altra sera alla quale la sindaca Appendino non c’era: «Lei può far come vuole, io non sono stato invitato, e se lo fossi stato avrei rifiutato». (Lastampa.it)