Diritti tv, Tribunale respinge reclamo Mediapro. Conferma stop a spagnoli che provano via politica

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Il Tribunale di Milano ha respinto il reclamo di Mediapro confermando la sospensione cautelare al bando per i diritti tv della Serie A della società spagnola.

E’ questa, apprende l’ANSA, la decisione con cui il collegio di tre giudici ha confermato l’ordinanza del 9 maggio scorso del giudice Claudio Marangoni, che aveva di fatto annullato il bando accogliendo le istanze di Sky. Una settimana fa la Lega Serie A ha risolto per inadempienza il contratto con Mediapro per la commercializzazione dei diritti tv.

Foto Ansa

Lo scenario

Mercoledì l’apertura delle buste metterà formalmente la parola fine all’estenuante procedura di vendita dei diritti tv della Serie A 2018-21, in corso ormai da un anno, dal primo bando andato in fumo a giugno del 2017.

Ma questa vicenda finirà davvero con l’assegnazione da parte dell’assemblea della Lega Serie A agli operatori che avranno scritto la cifra più alta per i tre pacchetti? Non sembrerebbe, a giudicare dai contenziosi giuridici avviati e dalla temperatura dello scontro che sta assumendo anche una dimensione politica.

Negli ultimi giorni Mediapro ha scatenato un’offensiva nei palazzi romani, appena occupati dalla maggioranza giallo-verde, nel tentativo di cercare sponde nel nuovo governo, politicamente non assimilabile al patto delle pay-tv tra Sky e Mediaset. Gli spagnoli hanno inviato un dossier chiamato “Alpha” (chiaro riferimento a Serie A) al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e al ministro dello Sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni, Luigi Di Maio.

Il dossier è un riassunto delle vicende degli ultimi quattro mesi, dalla vittoria del gruppo di Barcellona nel bando da intermediario indipendente con la cifra da 1.05 miliardi di euro a inizio febbraio (con una strategia che, secondo gli autori del documento, avrebbe aiutato a sviluppare la diffusione della banda larga in Italia grazie al calcio, come successo in Spagna) fino alla risoluzione del contratto con Mediapro decisa dalla Serie A. Il ‘dossier Alpha’ rivela che sarebbe stata Joye Media, nuova controllante finale dopo l’acquisto dei cinesi di Orient Hontai, ad assicurare le garanzie finanziarie mai arrivate sotto forma di fideiussione da 1.2 miliardi. E a supporto della serietà finanziaria di Mediapro erano state presentate lettere di Banco Santander e Caixa.

E’ Sky il bersaglio principale di questo documento che mira a evidenziare la volontà della pay-tv di Murdoch di “eliminare ogni tipo di concorrenza e rafforzare la posizione acquisita”. Tra le carte, c’è la lettera inviata all’allora commissario della Serie A, Giovanni Malagò, con la quale Sky, lo scorso 8 marzo, assicurava che un bando con le caratteristiche di esclusiva, simili a quelle degli altri campionati europei, “sarà in grado di suscitare l’investimento da parte nostra di risorse certamente in linea con le vostre aspettative”.

Tre mesi dopo, lo scenario è alla prova delle buste che saranno aperte mercoledì in Via Rosellini. Minimo di prezzo complessivo: 1.1 miliardi, quindi 50 milioni in più rispetto all’offerta di Mediapro di febbraio, 50 in meno rispetto a quanto gli spagnoli hanno pagato alla Ligue 1 per realizzare un canale tematico del campionato francese, e stessa cifra dell’ultima proposta di Roures ai club di Serie A (1.1 miliardi all’anno fino al 2024 per fare il canale della Lega).

In teoria Sky dovrebbe fare la parte del leone acquistando due pacchetti su tre, quindi sette partite su dieci. La curiosità è soprattutto sull’operatore che dovrebbe portare a casa il terzo pacchetto: sempre in teoria, dovrebbe essere il meno caro, quello valutato 240 milioni. Andrà a Mediaset, Perform o Tim? E Mediapro farà un’offerta consistente con la possibilità di rivendere poi a Bein Sports? Tra 48 ore si saprà tutto.

Ma i tempi supplementari di questa intricatissima vicenda potrebbero durare ancora a lungo.

 

Il commento di Mediapro.
“Leggiamo dalle motivazioni del giudice, che la decisione rimanda al provvedimento che l’Agcm ha fatto nei confronti della Lega Serie A il 14 marzo 2018, provvedimento che ha inficiato il bando preparato dalla Lega Serie A del 6 gennaio 2018, poi aggiudicato da Mediapro, ancora oggetto di ricorso al Tar del Lazio”. Lo dichiara Mediapro dopo la decisione del Tribunale di Milano. “Mediapro avrebbe acquisito un prodotto (quello dei diritti messi in vendita dalla Lega) non conforme a quanto poteva fare dalle regole vigenti”, ha aggiunto la società spagnola.
Mediapro con una nota ha poi chiarito di essere in attesa della sentenza del Tar del Lazio sul ricorso contro il provvedimento dell’Antitrust del 14 marzo 2018, escludendo qualsiasi commento sull’operato della Lega Serie A.