La testata digitale Slate lamenta un crollo del traffico verso il proprio sito da Facebook come fonte esterna pari all’87% da gennaio 2017. E invita altri editori a pubblicare i propri dati qualora fosse capitato anche a loro. Nel mirino mette, tra le cause, il cambio del News Feed a gennaio 2018 e accusa il social fondato da Zuckerberg: “si stanno ritirando dal business delle notizie. Un cambiamento destinato a influire dolorosamente su tutte quelle testate che dipendono dal social”. Così recita un post sul sito a firma Will Oremus, l’esperto di tematiche tech.
La testata, edita da Graham Holdings, ricorda Niemanlab, è la prima volta che decide di rendere noti i dati sul traffico e spiega: a gennaio 2017 un terzo del traffico generato verso il sito da siti esterni e/o app proveniva da Facebook, pari a 28 milioni di click su di un totale pari a 85 milioni. A maggio 2018 l’apporto di click dal social network e precipitato sotto i 4 milioni (-87%). Solo da quando Facebook ha modificato i parametri del News Feed, a gennaio 2018, il traffico verso il sito è diminuito del 55%.
Come spiega Facebook sentita da Slate, il calo nel traffico potrebbe essere almeno in parte dipeso dall’utilizzo di app a pagamento per promuovere contenuti sul web e sui social. Comportamento che il nuovo News Feed pare penalizzare. Anche se, osserva Oremus, pubblicazioni di primaria importanza hanno esternato a Slate la medesima difficoltà: il traffico da Facebook verso i loro siti è precipitato a meno della metà di quello che il social generava nella prima metà del 2017. Da quando cioè si sono moltiplicati gli interventi di Facebook sull’algoritmo.
Anche se Facebook aveva annunciato una retromarcia sulle modifiche al News Feed, non era mancata una prima “vittima” del cambiamento: il portale Little Things, che proprio sui social aveva impostato il suo iniziale successo. Così anche come Vox Media, che ha tagliato 50 posti soprattutto tra chi si occupava di video social.
Notizie che sembrerebbero smentire le rassicurazioni diffuse da Facebook l’indomani della modifica sul News Feed: le testate giornalistiche scelte dagli utenti non saranno penalizzate dal nuovo algoritmo. In quell’occasione Zuckerberg aveva fatto sapere che se prima le news pesavano per il 5% dei contenuti dopo sarebbero passate al 4%.