“La partita non finisce qui, sono successe cose gravissime. Gli europarlamentari sono stati sottoposti a una pressione fortissima, violentissima: a difesa degli interessi dei giganti del Web è scattata una campagna molto dura, diffusa, con toni e gesti inaccettabili, ci sono state perfino le minacce di morte denunciate dal gruppo socialista”. La denuncia, dopo le dichiarazioni rilasciate da diversi eurodeputati, è arrivata direttamente dal presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani.
Dopo la decisione di Strasburgo di rinviare l’esame della proposta per il negoziato con il Consiglio sulla riforma delle regole del diritto d’autore, intervistato oggi dal Messaggero, Tajani ha affermato: “Abbiamo visto e sentito cose mai viste e sentite. I deputati sono stati letteralmente bombardati da una propaganda asfissiante, continua, a base di falsificazioni”. “Sono andati in tilt i telefoni personali, i telefoni degli uffici, le email, compresi il mio cellulare e la mia posta elettronica”.

ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)
“Centinaia e centinaia di telefonate, da venerdì in poi è stato un crescendo”, ha ribadito. “Sotto tiro anche i figli di parlamentari. Fino ad arrivare a quanto ha dichiarato il gruppo socialista: minacce di morte ad alcuni eurodeputati”.
“Ho dato mandato al direttore generale della sicurezza di svolgere un’inchiesta”, ha fatto ancora sapere Tajani. “Se emergeranno violazioni penali passerò tutto all’autorità giudiziaria”.
“Si è trattato di un gioco tremendo fatto di minacce insulti, di processi sommari al telefono. Si è prolungato il gioco alla moda in rete, che diventa sempre più spesso luogo di scontro, di insulti, dove c’ è gente che si nasconde e organizza attacchi contro chi la pensa diversamente”. “Non ho dubbi”, ha concluso, spostando l’attenzione sul valore politico della vicenda, “è un attentato alla democrazia”.