“Adesso che il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve il Foglio? Perché esiste?”. Sono queste le parole con cui Rocco Casalino, capo della comunicazione dei 5Stelle, nonché oportavoce del premier Giuseppe Conte, ha apostrofato Salvatore Merlo, giornalista del Foglio, nel corso della manifestazione con cui i grillini hanno festeggiato ieri la norma sul ricalcolo dei vitalizi per i parlamentari.

Considerando il giudizio e il comportamento che il Movimento 5 Stelle ha sempre avuto nei confronti della stampa e dei giornalisti, la frase, che lo stesso giornalista ha ripreso e riportato nel suo pezzo, non poteva che scatenare diverse reazioni. A cominciare dai politici che hanno scelto i social per esprimere il loro sostegno alla testata e al giornalista, apostrofando l’atteggiamento di Casalino come quello di un bullo.
Rocco Casalino, portavoce del Presidente del Consiglio gialloverde, al giornalista del @ilfoglio_it @SalvatoreMerlo: “Adesso che il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve il Foglio? Perché esiste?”. Da Mosca-Caracas è tutto, restituisco la linea alla libera stampa #minacce
— Andrea Romano (@AndreaRomano9) 13 luglio 2018
L’ultima di Rocco Casalino…Gli uccelli del malaugurio allungano la vita. Auguri a @ilfoglio_it e a @claudiocerasa. pic.twitter.com/9LpLPGixgx
— Mariastella Gelmini (@msgelmini) 13 luglio 2018
Solidarietà a @SalvatoreMerlo e @claudiocerasa, lunga vita a @ilfoglio_it e alla libertà di stampa e di opinione. Da portavoce del Presidente @GovernoItalia bullismo e intimidazioni gravissime. @GiuseppeConteIT basta silenzi, basta tacere, la democrazia vale più di una poltrona
— Francesco Verducci (@cescverducci) 13 luglio 2018
“Chi mi conosce sa bene che sono solito fare battute. E una battuta era anche quella rivolta al giornalista del Foglio in un momento informale di festeggiamenti per i vitalizi”, ha cercato di chiarire in una nota Casalino, davanti alla pioggia di tweet e commenti.
“Sono certo che Salvatore Merlo ne fosse ben consapevole, considerando che ho specificato anche con lui che stavo scherzando”. “Credo fortemente nella libertà di stampa e nel pluralismo dell’informazione, sono il primo a volere che ci siano più mezzi di informazione possibili, ovviamente abolendo il finanziamento pubblico”, ha poi aggiunto il portavoce, ex concorrente della prima edizione del Grande Fratello.
A stretto giro è arrivata una presa di posizione da parte dei vertici della Fnsi e dell’Odg. “Non stupisce che il portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino auspichi la chiusura di un giornale, nella fattispecie Il Foglio, alla cui redazione e al collega Salvatore Merlo, autore dell’articolo, va la solidarietà della Federazione nazionale della Stampa italiana”, hanno scritto Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione Nazionale della Stampa.
“L’atteggiamento e le parole di Casalino, non nuovo a proclami e minacce nei confronti di suoi colleghi giornalisti, – aggiunge la Fnsi – danno l’esatta dimensione della concezione che lui e i suoi danti causa hanno della democrazia e delle istituzioni”. “Purtroppo per lui e per quelli come lui, la Costituzione italiana riconosce fra i propri valori la libertà di espressione e la libertà di stampa, valori ai quali, se non lo hanno ancora fatto, Casalino e chi come lui sogna l’affermazione del pensiero unico dovranno abituarsi”.
“La chiusura dei giornali da parte delle autorità richiama regimi e tempi che, per l’Italia, sono fortunatamente lontani”.

Di “minaccia inaccettabile” ha parlato invece Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. “Apprendo con amarezza e sconcerto da Il Foglio che un giornalista professionista attualmente portavoce del Presidente del Consiglio si sarebbe rivolto a un collega della testata prefigurando una possibile chiusura della stessa, che mi auguro non ci sia, chiedendosi a cosa serva e perché esista”. “Il triste vaticinio e l’invettiva hanno l’evidenza di una inaccettabile minaccia”, ha concluso Verna, esprimendo il suo sostegno a Claudio Cerasa e a tutta la redazione de ‘Il Foglio’, e chiedendosi “cosa ne pensino Conte a Palazzo Chigi e Voltaire nell’aldilà”.
