Duro comunicato a firma Esecutivo Usigrai, Fnsi e Ordine dei Giornalisti in merito alle nomine Rai, che recita: “Dalla «rivoluzione» al «tutto come previsto». Dopo la sceneggiata dei casting, tutto si conclude con l’ad previsto da settimane”. Il riferimento è al tweet di Di Maio:
Fabrizio Salini amministratore delegato
Marcello Foa presidente
Oggi diamo il via alla rivoluzione culturale in Rai— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 27 luglio 2018
“La rivoluzione può attendere, prosegue la nota: “per ora in scena solo il vecchio rito di spartizione partitocratica”. E ancora: “Un motivo in più per dire a uno dei protagonisti – il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio – di cominciare con il portare rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Rai: altro che “parassiti e raccomandati”, in Rai lavorano professionisti che garantiscono ancora oggi al Servizio Pubblico – nonostante il cappio dei partiti e dei governi – di essere la prima azienda radiotelevisiva italiana”.
