Di Maio: Cda Rai operativo anche senza presidente. Replica di Anzaldi: disinformazione giuridica

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“Marcello Foa non è un giornalista di partito. Fabrizio Salini non lo conoscevamo fino a 15 giorni prima di nominarlo. Quindi non si può dire che sono legati ai partiti”. Lo ha detto Luigi Di Maio, parlando della Rai a Radio24.

Il ministro del Lavoro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio (Foto ANSA/ANGELO CARCONI)

“Finchè non si troverà un’intesa tra gruppi è inutile mandare un nome alla Vigilanza”, ha sostenuto ancora il vicepremier che poi, riferendosi ancora alle tensioni generate attorno alla figura del presidente di Viale Mazzini ha chiosato: “non si riesce a nominarlo perchè non cediamo alle logiche di lottizzazione politica della Rai”.

Un concetto che Di Maio ha ripetuto successivamente parlando ancora di Rai al Senato, a margine dei lavori sul Dl Dignità. “Per quanto mi riguarda – ha rimarcato – il Cda è pienamente operativo. Bisogna eleggere il presidente della Rai, la legge dice che serve un’intesa tra i gruppi e fino a quando non c’è questa intesa non c’è un presidente”.

Alle parole di Di Maio ha replicato Michele Anzaldi, segretario in Vigilanza e deputato Pd. “Il vice presidente del Consiglio fa una disinformazione giuridica: come può esprimersi in questo modo quando tutti i pareri giuridici-legali dicono diversamente?”.
“Resta poi – ha continuato Anzaldi – il problema del figlio di Foa: a Di Maio va bene anche ‘famigliopoli’? Non ha niente da dire sul fatto che il figlio di un ‘consigliere’ abbia un parente che lavora al Viminale a stretto contatto con il Ministro degli Interni Salvini?”.

Michele Anzaldi(foto ANSA/GIUSEPPE LAMI)