Fnsi su direttiva copyright Ue: in gioco la libertà di espressione e l’informazione professionale

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La Federazione nazionale della Stampa italiana, insieme con la Federazione europea dei giornalisti e i sindacati dei giornalisti di numerosi Paesi europei, “ha aderito all’appello promosso da giornalisti, compositori, autori, scrittori, registi europei a sostegno dell’approvazione della proposta di direttiva di riforma del diritto d’autore.

“Occorre fare fronte comune perché è in gioco il futuro della libertà di espressione e dell’informazione professionale, pilastri su cui si fonda l’Unione Europea. Dopo il rinvio di giugno scorso non c’è più tempo da perdere. Se l’attività di lobbying dei grandi player della rete cerca di impedire al Parlamento europeo di decidere, l’azione di tutti coloro che hanno a cuore i valori della democrazia liberale deve spingerlo a fare gli interessi dei cittadini europei”, sottolinea in una nota Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.

Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi (Foto Ansa/Fabio Frustaci)

“La tenuta del sistema democratico in Italia come in tutti gli altri Paesi europei, passa attraverso la buona informazione, l’informazione professionale prodotta dai professionisti dell’informazione, non certo attraverso i tweet e i proclami su qualche social network”, ha spiegato ancora.

“Tutto questo ha un costo e chi, come i motori di ricerca e le piattaforme internet, utilizza il lavoro prodotto e pagato da altri per realizzare profitti attraverso la raccolta pubblicitaria e la circolazione dei dati, senza peraltro pagare le tasse in Europa, è bene che venga obbligato a ‘risarcire’ o comunque a contribuire a sostenere il sistema dell’informazione professionale”.

Tra le organizzazioni che hanno aderito finora ci sono, oltre alla Fnsi, anche IFJ e EFJ; NUJ (Regno Unito); AGJPB (AJP-VVJ, Belgio); DJV (Germania); SNJ (Francia); Impressum (Svizzera) e FSC CCOO (Spagna).

(La lettera disponibile sul sito Fnsi)