Comcast ha esteso al 6 ottobre il periodo di accettazione della sua proposta da 25,9 miliardi di sterline (33,8 miliardi di dollari) in contanti per Sky. La proposta, la seconda avanzata dalla compagnia guidata dal ceo Roberts per la pay tv britannica, è arrivata dopo che gli azionisti della stessa Sky avevano comunicato di non voler accettare offerte inferiori.

La prima scadenza per Comcast era prevista per il 17 settembre, mentre quella di Fox per modificare la sua offerta – che valuta la compagnia per 24,5 miliardi di sterline – è prevista per il 22 settembre.
Era stato lo stesso Consiglio di Amministrazione di Sky a consigliare a Comcast di offrire 14,5 di sterline ad azione, rispetto alle 14 sterline offerte da Fox – sostenuta da Disney – che mira a ottenere il 61% del capitale di Sky che ancora non possiede.
La saga sulla vendita di Sky va avanti dal dicembre del 2016, quando la Fox di Murdoch – azionista di maggioranza della pay – aveva fatto la sua prima offerta per il 61% delle azioni non ancora in suo possesso, poi bloccata dalle autorità Gb. Dallo scorso aprile tra le pretendenti si è aggiunta anche Comcast.
Le due contendenti sperano, acquisendo il controllo di Sky, di incrementare la loro distribuzione, nonché tecnologia e contenuti, in un mondo in cui il panorama dei media globali è stato modificato dall’ascesa dei servizi di streaming quali Netflix e Aamzon.