Paragone contro la stampa che critica il governo. Feltri replica: solo Salvini combina qualcosa

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Botta e risposta Paragone-Feltri sulle colonne di Libero in merito alle politiche del Movimento 5 Stelle. Sul numero in edicola oggi il giornalista, già vice-direttore del quotidiano fondato da Vittorio Feltri e ora senatore M5S, scrive un articolo “contro la stampa che critica questo governo”. E il fondatore, ora direttore editoriale, replica: “a parte Salvini nessuno di voi combina qualcosa”.

Gianluigi Paragone (foto ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

“II nuovo motivetto dell’estate tanto caro al giornalone unico Corriere-RepubblicaStampa è stato: il governo pentastellato da risposte sbagliate a domande giuste”, scrive Paragone. “Dalla nave Diciotti al decreto Dignità passando per le reazioni verso Autostrade per l’Italia dopo il crollo del Ponte Morandi”. E aggiunge: “Io penso che già il fatto di aver individuato le domande giuste significa che abbiamo chiara com’è l’Italia in questo momento, che l’abbiamo ascoltata e l’abbiamo toccata con mano”. Mentre “altri non lo hanno fatto preferendo di gran lunga condividere i salotti buoni”. E conclude: “se dunque le cose stanno così, domando: davvero le risposte di questa maggioranza sono sbagliate? Non è che forse sono le uniche possibili perché il popolo le rivendica? Più passa il tempo e più penso che la matrice di queste risposte sia giusta, sicuramente perfettibile, ma certamente giusta, nel senso della direzione”.

Vittorio Feltri alla presentazione del libro di Gennaro Sangiuliano "Putin. Vita di uno Zar", Milano, 21 dicembre 2015. ANSA/MOURAD BALTI
Vittorio Feltri (Foto ANSA/MOURAD BALTI)

“Caro Gianluigi, ti confesso di non aver capito molto a proposito del tuo sfogo”, gli risponde Feltri. Tu sei grillino e ti lagni giacché i giornaloni criticano il partito cui appartieni e pure la Lega. Ma cosa ti aspettavi di diverso? Questo governo d’altronde, a parte gli interventi di Salvini a riguardo della immigrazione, non ha finora combinato niente anche perché in agosto la baracca parlamentare è stata chiusa per ferie”.

“Di Maio – prosegue Feltri – ha sparato varie sciocchezze condensate nel decreto dignità, poi si è dedicato alla chiusura festiva degli esercizi pubblici, infine ha insistito sul reddito di cittadinanza nonché sull’aumento delle pensioni sociali. Una serie di ipotetici provvedimenti destinati a rivelarsi boiate pazzesche. Il resto delle iniziative dell’esecutivo è il vuoto spinto, il nulla”.

“Come possono i giornalisti mostrare simpatia per i pentastellati e compagnia degradante?”, domanda Feltri. “I ministeri precedenti, da quelli di Centrodestra a quelli di Centrosinistra, non hanno fatto molto di più o hanno fatto addirittura di peggio, tuttavia ciò non sanifica che i gialloverdi si siano distinti per probità. Siamo alle solite. Il Paese non diventerà migliore solo perché tu sei stato eletto nelle liste dei 5 stelle. Rimarrà lo schifo che è sempre stato e grazie a Di Maio sarà ancora più ridicolo poiché il terroncello è capace solamente di dire fesserie e soprattutto di farne”.