“Nonostante fossi designato ceo da Vivendi, dopo l’assemblea del 4 maggio, ho ricevuto una telefona da Paul Singer che mi chiedeva di restare dato che avevo il pieno sostegno del fondo Elliott. Ho dimostrato più volte il mio impegno per la società e ritengo un privilegio essere stato chiamato a guidare Tim”. A dirlo ad Affari&Finanza di Repubblica l’a.d. di Tim, Amos Genish.
“Nei prossimi mesi discuteremo il nuovo piano strategico 2019-2021, e questo confronto darà cruciale per assicurarsi che ci sia un allineamento tra il consiglio, il management e i principali azionisti”, ha spiegato il manager parlando anche dei rumor sulla sua posizione. “Non voglio entrare nella diatriba tra gli azionisti, tuttavia nessuno è soddisfatto dei rumor, delle congetture e dei leak che ci riguardano, e non aiutano il lavoro del management. È una situazione problematica che crea molto fastidio e sta diventando insostenibile”. “Per quanto riguarda i rumor sul mio incarico, ha aggiunto, le dico con franchezza che non mi interessano, perché sono concentrato sul mio lavoro, sui nostri clienti, sui nostri lavoratori e su tutti gli azionisti”.
“Chi li alimenta, invece, non ha a cuore gli interessi dell’azienda se non quelli personali”, ha sottolineato, rimarcando che “il titolo Tim è stato penalizzato da effetti esterni, come il rischio paese” e “dal downgrade del settore a livello europeo, ed altri come l’arrivo di Iliad, gli investimenti per il 5G, il negativo tasso di cambio in Brasile e i temi legati alla governance”. “Sono tuttavia convinto che il mercato apprezzerà la nostra capacità di superare questi eventi meglio del previsto”, ha affermato ancora Genish che ha poi definito il 5G “una rivoluzione” che vedrà arrivare i primi telefonini entro giugno prossimo e che spingerà Tim alla ricerca di nuove joint venture per i contenuti.
“L’asta aveva delle condizioni che massimizzavano gli incassi per il governo, e abbiamo quindi investito molto. Ma siamo certi che il 5G genererà un ritorno economico soddisfacente, perché ora avremo un’offerta fortissima”, ha rilevato ancora il manager, soffermandosi sulla portata economica dell’investimento.
“Spero – ha concluso – che la politica sia al fianco delle Telco. Il ministro Di Maio ha riconosciuto che parte dell’introito della gara 5G dovrà essere reinvestito in nuove tecnologie”.