Bulgaria: giornalista stuprata e uccisa in un parco. Indagava su presunti abusi di fondi Ue

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La giornalista bulgara Viktoria Marinova, reporter e responsabile amministrativo del canale televisivo privato Tvn, è stata uccisa a Russe, nel nord del Paese. Il corpo è stato ritrovato sabato in un parco alla periferia della città, dove la donna faceva jogging. Poche le informazioni trapelate al momento dalle indagini, ma secondo alcune fonti riprese dal sito del giornale ’24 Chassa’, la giornalista sarebbe stata colpita diverse volte alla testa e poi strangolata, dopo aver subito violenza sessuale.

La giovane giornalista Viktoria Marinova, uccisa sabato mentre faceva jogging in un parco a Russe

Per il ministro dell’interno Mladen Marinov l’uccisione non sarebbe da collegare all’attività professionale della giornalista, ma piuttosto al gesto di un maniaco sessuale o di un ospite di un centro psichiatrico. Tuttavia, varie fonti e media internazionali riferiscono che Marinova recentemente si stava occupando di indagini su presunti casi di corruzione riguardo all’uso di alcuni fondi europei. Stando a quanto riporta il sito internet bulgaro Aktualno.com, nella sua ultima trasmissione la donna avrebbe intervistato due giornalisti, il bulgaro Dimitar Stoyanov del sito internet ‘Bivol’ e il romeno Attila Biro della Rise Project Romania, arrestati mentre svolgevano indagini giornalistiche per corruzione e abusi sui fondi Ue da parte della compagnia edilizia bulgara ‘Gp Group’.
Marinova è il terzo giornalista ad essere ucciso nell’Unione Europea negli ultimi dodici mesi: nell’ottobre 2017 la maltese Daphne Caruana Galizia era morta nell’esplosione di una autobomba, e lo scorso febbraio il reporter slovacco Jan Kuciak era stato ucciso insieme alla fidanzata. Harlem Desir, rappresentante dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa (Osce) e responsabile per la libertà dei media, ha scritto su Twitter di “essere rimasto scioccato per l’orrenda uccisione”, e ha sottolineato di essere “in attesa di una indagine scrupolosa e dettagliata” da parte delle forze dell’ordine.
 


Ad esprimere dolore e cordoglio per la morte della giornalista l’Unione Europea, ma anche altri organi come Cpo, Fnsi Usigrai e associazione GiULiA giornaliste. “I nostri pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi amici. La Commissione auspica una rapida ed esaustiva inchiesta da parte delle autorità competenti affinché gli autori di questo crimine siano condotti alla giustizia” ha affermato Margaritis Schinas, portavoce della Commisione Ue, ribadendo la speranza che i giornalisti possano sentirsi sicuri in ogni luogo, perchè hanno un ruolo fondamentale nel rapporto con la democrazia. Schinas ha poi ricordato un recente discorso del presidente di Commissione Claude Juncker, che aveva affermato la necessità di preservare la libertà di stampa in Europa, per salvaguardare la democrazia stessa.


“Una morte orribile che ci indigna e ci addolora” hanno commentato Cpo, Fnsi Usigrai e associazione GiULiA giornaliste. “Le giornaliste della Commissione Pari Opportunità di Fnsi e dell’Usigrai e di GiULiA conoscono bene cosa sia la macchina del fango, e dunque non accetteranno mai che, pur di insabbiare il vero movente dell’omicidio, a Viktoria venga tolta, oltre alla giovane vita, anche la dignità personale e professionale”.