C’è Vanessa Incontrada a fare gli onori di casa e con lei c’è tutta una parata di personaggi istituzionali all’inaugurazione della 76esima edizione di Eicma, l’Esposizione internazionale ciclo, motociclo e accessori che ha aperto ufficialmente i battenti alla Fiera di Milano Rho, dove rimarrà fino all’11 novembre.
Un momento solenne, quello della cerimonia inaugurale, sottolineato appunto dale personalità presenti, sopra e sotto il palco: dal president dell’Eicma Andrea Dell’Orto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, al sindaco di Milano Giuseppe Sala, per finire col numero uno di Confindustria Vincenzo Boccia e l’ad di Fiera Milano, Fabrizio Curci.
Ad attendere operatori e media in una sala del padiglione 18, tenuta al buio per alimentare l’attesa dell’evento, c’è il claim dell’edizione di questa’anno – Vediamo strade che ancora non esistono – campeggiare su un grande schermo ai lati del palco. Un claim, come ha sottolineato Curci, “in cui è condensato il senso di Eicma, ovvero la capacità di un intero settore di capire quali siano le sfide che vanno affrontate. Serve energia”, ha aggiunto, “per costruire il futuro. E questo settore da sempre ha guardato in avanti, puntando sui giovani e sulla loro capacità di fare. Eicma è un mix di passione e capacità industriale, e quest’anno l’arricchimento arriva dalla volontà di parlare di mobilità, ricerca e innovazione, tutto ciò che ci garantirà un futuro”.
“Sono le grandi case scelgono questo palcoscenico”, ha detto durante il suo intervento Andrea Dell’Orto, “a vedere le strade che ancora non esistono. Vuol dire fare impresa in un settore che punta su innovazione e grande capacità di leggere il mercato. Ed Eicma è, come sempre, al servizio delle aziende, spingendosi oltre i prodotti e trasformandosi nel tempo da fiera a evento espositivo globale, ad avvenimento che contamina la città di Milano in un cammino in cui nulla è dettato dalla casualità. E dal nostro Paese, primo mercato delle moto in Europa, continuano ad arrivare segnali positive”, ha aggiunto snocciolando qualche numero. “Il mese di ottobre segna infatti un più 18% sull’anno scorso e le nostre proiezioni fanno ben sperare per il 2018, che dovrebbe chiudere con oltre 12mila immatricolazioni in più rispetto al 2017. Tornano anche i marchi cari alla nostra giovinezza e stupisce il settore delle e-bike. Isomma, oggi ci giochiamo molto nel costruire un nuovo racconto del nostro settore ed Eicma è un’occasione priviligiata per creare un ecosistema più amico delle imprese. Al governo chiediamo di favorire lo scambio tecnologico, l’internazionalizzazione e di supportare gli investimenti delle imprese in questa direzione. Oltre a più sicurezza per motociclisti e ciclisti”.
Quanto al ruolo di Milano e alle ricadute sulla città, il sindaco Sala ha sottolineato “l’importanza della manifestazione”, garantendo come il settore del ciclo e del motociclo sia “pienamente al centro delle politiche cittadine, di ciò che Milano vuole essere. Milano ha strade abbastanza strette e impianto medievale e necessità di ridurre il traffico. Siamo in un percorso che non vuole male alle auto, ma 25 anni fa avevamo 70 auto ogni 100 abitanti, oggi siamo a 51 ogni 100. Crediamo si possa scendere ancora, ma non con politiche che vietano ma con un’opera di accompagnamento al grande investimento sul trasporto pubblico, allo sviluppo di sistemi di sharing di auto, biciclette e ora di moto elettriche. Dobbiamo essere tutti partecipi di questa idea di vivre le grandi città e in questo le due ruote possono essere importanti”.
Infine, dopo il taglio del nastro, è arrivata la parte più ‘sportiva’, con la sfilata di campioni capeggiati da Giacomo Agostini, ‘uomo leggenda’ coi suoi 15 titoli mondiali, e da Max Biaggi, Chiara Fontanesi, Tony Cairoli, Michele ‘Pio’ Pirlo, e tanti altri nelle varie specialità dello sport motociclistico.
Il Re, resta comunque il vecchio Ago per il quale Max Biaggi stravede: “Il re è ancora lui”, ha detto. “Erano anni diversi, ma stiamo a vedere se qualcuno riuscirà mai a raggiungerlo”. “I record sono fatti per essere battuti – ha commentato Agostini. “Io quando avverrà, non ne sarò contento, ma a Valentino e a Marquez ho già detto che se saranno così bravi mi inchinerò. Ma poi ci sarebbero pure quei 18 titoli italiani che nessuno si ricorda mai”.
Tra i campioni, poi, è apparso anche il funambolo della bici Vittorio Brumotti che si è esibito salutando in bicicletta una spaventata Vanessa Incontrada sdraiata a terra.
In chiusura, poi, un applauditissimo Arturo Brachetti, che ha incantato la platea con in suoi incredibili e velocissimi travestimenti a simulare un viaggio per tutti gli oltre 40 Paesi partecipanti a Eicma e l’internazionalità della manifestazione. Che prende il via oggi e che punta a superare i 700mila visitatori dello scorso anno.