Fnsi: la crisi dell'editoria si inquadra in un clima di forte ostilità verso chi fa informazione

Condividi

“La crisi del settore si inquadra in un clima di forte ostilità verso chi fa informazione”. Così il segretario nazionale della Fnsi, Raffaele Lorusso intervenendo a Bari alla conferenza stampa sulla situazione dei quotidiani La Gazzetta del Mezzogiorno e La Sicilia.

Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso (Foto ANSA/GIUSEPPE LAMI)

“La cosa gravissima – ha spiegato Lorusso – è che Salvini e Di Maio, i due vicepremier e non due passanti, abbiano esultato per il taglio del fondo dell’editoria, quindi per la inevitabile chiusura di alcuni giornali e la perdita di molti posti di lavoro evidentemente perché è una sorta di diversivo mediatico che hanno trovato per nascondere il tradimento di una serie di promesse fatte agli elettori”.
“Non essendo riusciti ad abolire la povertà – ha aggiunto il segretario Fnsi – hanno cancellato parte dei finanziamenti riservati all’editoria più debole, che per alcune testate sono vitali, anche perché sono la base del pluralismo e della democrazia. Questo è lo scalpo da offrire agli elettori: lo scalpo di una categoria che fa informazione e che per mestiere aiuta i cittadini a illuminare le realtà in cui vivono. È la chiara ritorsione di chi ha vendette da consumare. Di Maio e i 5 stelle contro i giornalisti e il ruolo dell’informazione. Salvini contro la Chiesa di Papa Francesco, come dimostra l’attacco ad Avvenire, per la presa di distanze dalle politiche sull’immigrazione. A nulla sono purtroppo serviti i richiami del Presidente della Repubblica sulla importanza della libertà di stampa e del pluralismo”, l’amara conclusione.
Il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, invece, commentando su Twitter gli scioperi ad Ansa e Askanews, ha lanciato un appello di solidarietà e sostegno alle agenzie: “loro danno voce ogni giorno alle nostre lotte, ora bisogna dare voce alle loro”. Solidarietà ad Ansa e Askanews è stata espressa anche dal Cdr di Adnkronos.