Rai, Foa 'censura' la lettera di auguri di Laganà ai dipendenti. Il consigliere: strada in salita e molto faticosa

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Il consigliere Rai Riccardo Laganà scrive una lettera di auguri ai dipendenti Rai che non passa il filtro aziendale in quanto  “la comunicazione dei Consiglieri di Amministrazione non è stata regolamentata ufficialmente “. 
Il ‘message in a bottle’  di Laganà viene comunque pubblicato sul sito Indignerai.it.

  1. 1 – LAGANA’ SU FACEBOOK ‘DENUNCIA’ L’IMPOSSIBILITA’ DI SCRIVERE AI DIPENDENTI


Message in a bottle.
Purtroppo per quest’anno la lettera di auguri di buon anno non la potrò inviare a tutti voi tramite posta RAI. Dopo mie insistenti richieste mi è stato risposto che la comunicazione dei Consiglieri di Amministrazione non è stata regolamentata ufficialmente e dunque per ora a qualcuno è sembrato “irrituale” mandare un semplice messaggio di auguri a tutti le dipendenti e tutti i dipendenti della RAI.
Anche da queste cose si comprende come la strada sarà in salita e molto faticosa. Occorre adeguare statuto e regolamento dei lavori consiliari in virtù del fatto che da ora in poi, fino a ripensamenti legislativi, ci sarà un rappresentante dei dipendenti che deve poter costantemente comunicare con TUTTI ma proprio TUTTI.
Per amore della verità e della trasparenza devo dire che alla mia richiesta ha risposto solo l’amministratore delegato Fabrizio Salini. Devo ringraziare, inoltre, il Direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali Giovanni Parapini e il Direttore di RUO Luciano Flussi per essersi interessati, anche durante le feste, della questione. Ribadirò il tema delle comunicazioni del Consigliere dei Dipendenti al prossimo consiglio in programma (sigh!) per il 24 gennaio, cercando di inserirlo all’ordine del giorno, sempre che non lo si ritenga ancora “irrituale”.
Mandate il messaggio di auguri a tutti i contatti che avete a disposizione se lo riterrete utile, per ora va così ma ci impegneremo per farla andare bene.
Buon anno che ne abbiamo davvero bisogno.


2 – GLI AUGURI DI LAGANA’ AI DIPENDENTI RAI PUBBLICATI SU INDIGNERAI.IT

Cari Colleghe e Colleghi,
il mio primo pensiero è per l’impegno che avete messo nel vostro lavoro, in un anno molto difficile non solo per RAI ma per tutto il paese.
Il 2018 è stato un anno di cambiamenti importanti ed anche il fatto che io possa scrivervi questa lettera in qualità di Consigliere di Amministrazione ne è una evidente testimonianza.
Abbiamo cominciato un nuovo percorso, ci sono da affrontare delicatissime sfide e dobbiamo farlo insieme. Ma per chi come me percorre questi corridoi da oltre 20 anni sa bene che la RAI ha una incredibile forza: i suoi lavoratori. E oggi voglio celebrare non solo le festività imminenti ma tutta la nostra grande comunità.
RAI è fondata su questo potenziale senso di gruppo e su una cultura aziendale basata sul principio di appartenenza. RAI è il luogo in cui spendete tanto del vostro tempo, un luogo intriso da un immenso senso di orgoglio.
Per quanto mi riguarda, si conclude il mio primo anno solare da Consigliere di Amministrazione eletto dai e dalle dipendenti, è un onore ma anche un impegno che, vi assicuro, a volte mi ha fatto tremare le gambe.
Ho avuto il piacere di incontrare molti di voi e sentire storie bellissime,
a volte tragiche,
di successo,
di lotta,
di abnegazione,
di recriminazione,
di profonda ingiustizia,
di orgoglio.
Ho aperto le porte del 7° piano a chiunque manifestasse, senza alcun filtro, il desiderio di raccontare la propria storia aziendale e spesso anche umana.
Ho cercato di rompere un tabù piccolo ma significativo: superare il concetto di “piano nobile” ed irraggiungibile, cercando di creare quel collegamento tra dipendenti e top management che vorrei sempre più inclusivo, aperto al dialogo ma soprattutto accessibile e proficuo.
Una RAI in cui anche il tradizionale brindisi di fine anno sia possibile finalmente compierlo nei piazzali dei nostri CPTV e Sedi Regionali e non di certo in stanze precluse per molti a Viale Mazzini.
Il ruolo di Consigliere di Amministrazione della RAI non è un mestiere che si impara in pochi giorni, forse impossibile da portare avanti senza incorrere nel rischio di scoraggiare qualcuno, vi invito dunque a continuare a bacchettarmi o forse più semplicemente consigliarmi, perché se c’è un punto certo è che avrò estremamente bisogno di voi il prossimo anno. Siate comprensivi se possibile, perché quel tecnico del CPTV non si è magicamente trasformato in un amministratore infallibile ma è rimasto, ve lo garantisco, la persona di prima, sempre disponibile con limiti e difetti ma, per fortuna, anche con identica incrollabile determinazione.
Il 2019 sarà, di certo, un anno sfidante e complicato. Come voi, io non conosco esattamente cosa ci riserverà il futuro ma, da parte mia, mi impegnerò ogni giorno, nei limiti del mio ruolo, al fine di garantire una navigazione che tenga la barra dritta seppur, attorno a noi, vi è un mare tutt’altro che tranquillo.
Il prossimo anno lavorerò, con maggiore determinazione, per una RAI più forte, innovativa, inclusiva, partecipata ed il più possibile indipendente dalla politica.
Sia chiaro però a tutti: non ho paura di impormi e contestare pubblicamente ed in ogni sede, qualsivoglia tentativo di delegittimazione ed impoverimento della RAI e dei suoi lavoratori, da ovunque esso provenga: dall’interno o esterno del perimetro aziendale.
Cercheremo tutti insieme di ottenere una RAI più attenta al dipendente inteso come essere umano; spero si possano istituire sportelli di ascolto per tutti coloro si dovessero trovare in difficoltà (e vi garantisco che ce ne sono molti) e che possa, attraverso delle azioni mirate, venire incontro a famiglie, bambini e single e non ultimo ai portatori di disabilità.
Una RAI che possa allinearsi, anche sotto l’aspetto del welfare aziendale, agli standard delle grandi società internazionali e moderne.
Una RAI che faccia doverosamente la sua parte nella cura e salvaguardia dell’ambiente nella programmazione quotidiana ma anche nella progettazione e manutenzione dei cespiti aziendali e quindi della sua mobilità.
Infine, prendendo in esame quanto compiuto nel 2018 voglio pensare molto più al futuro che al passato, ma l’obiettivo rimane sempre quello lì: essere la RAI di tutti, trasparente nei suoi atti verso i dipendenti ed i contribuenti, accessibile, finalmente autorevole e dunque credibile. Una RAI dove ogni voce dovrà avere il suo spazio.
Permettetemi di ringraziare ed augurare un buon Natale ed un sereno 2019 a tutti i compagni di viaggio che siedono con me in CdA, al suo Presidente Marcello Foa e l’amministratore delegato Fabrizio Salini, sperando che si possa lavorare sempre meglio e stringere ancora di più i nostri rapporti umani e professionali nell’interesse di tutta la RAI.
Il mio personale pensiero in questi giorni così particolari, va a chiunque di voi stia vivendo una situazione di disagio, dolore o precarietà personale o familiare.
A voi colleghe e colleghi di tutta Italia, Sedi Regionali, Sedi Estere e collaboratori di tutto il gruppo RAI, spero giungano forte i miei più sentiti auguri di buone feste.
Riccardo Laganà