Si è aperta oggi l’ottava edizione di Imun 2019, la più grande simulazione dei lavori delle Nazioni Unite organizzata da United Network, il principale ente italiano di alta formazione. Già alle nove di mattina l’Auditorium della Conciliazione era stracolmo di ragazzi, alunni delle scuole medie superiori del Lazio, dell’Umbria, una delegazione dal Trentino, tre dalle scuole di Parigi e una da Malta. Nell’iniziativa sono coinvolti 4500 studenti.
Allegri, motivati, ‘smart’, i ragazzi della ‘Generazione Zeta’ erano già preparati all’evento, ognuno con la propria ‘placard’ con il nome del Paese di cui sono piccoli ambasciatori, e con la quale voteranno la risoluzione finale venerdì 18, in una vera simulazione della seduta plenaria Onu, sempre all’Auditorium della Conciliazione.
In apertura è stato letto il messaggio di saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha augurato buon lavoro agli studenti in sala. Ad introdurre i lavori il presidente di United Network, Riccardo Messina.

Sotto, da sinistra: Riccardo Messina, presidente di United Network, Federico Soda, coordinatore ufficio Mediterraneo OIM e Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio
Videoclip, interventi in inglese, ritmo veloce e serrato, un clima di partecipazione motivata ed ideale che davvero varrebbe la pena trasferire nelle plenarie autentiche nel Palazzo di Vetro.
“L’Europa, per farcela, avrebbe bisogno di una nuova classe dirigente che non nasconda i problemi, ma che guardi ai problemi con passione e voglia di riscatto, così ha parlato agli oltre 1100 ragazzi presenti al primo turno in sala il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con la voglia di trovare le soluzioni non contro qualcuno ma per qualcosa. Non c’è solo odio per legare le relazioni tra le persone. Imun è un’immensa, straordinaria pratica per risolvere i problemi insieme. Otto anni fa mi sembravano dei pazzi questi ragazzi, ma questa è la migliore pratica per vivere la scuola e diventare cittadini del mondo”.
Una manifestazione, quella in corso, che, secondo il viceministro Lorenzo Fieramonti “ha un importante valore etico e morale perché avvicina le nuove generazioni alle istituzioni democratiche, diventando consapevoli e protagonisti della società”. Dal governo un augurio anche dal sottosegretario alle Pari Opportunità e ai giovani, Vincenzo Spadafora.
“Present”, così rispondono i ragazzi ogni volta che sullo schermo appare il nome dello Stato che rappresentano: 193 Paesi del mondo, nominati uno dopo l’altro dai tre giovani “segretari generali”. Un boato, quando arriva l’Italia. Intensa l’interpretazione musicale di Martina Attili, rivelazione di XFactor 2018, accolta da una standing ovation dai suoi coetanei.
Da domani gli studenti-delegati saranno impegnati nelle varie commissioni, che affronteranno i diversi “topic”, temi reali presenti nell’agenda delle Nazioni Unite: dallo status di rifugiato alla microplastica, dalla lotta alle mutilazioni genitali femminili a quella contro il razzismo e le discriminazioni, e ancora la riduzione dei budget militari e la vaccinazione globale, fino a un programma mondiale per le persone con disabilità. Le commissioni si riuniranno nell’Aula dei gruppi della Camera dei deputati, al Centro Congressi Roma Eventi (piazza della Pilotta) e al Centro Cavour.
Oggi alle 17,30 sarà assegnato il premio Atlante 2018, Italian Teacher Award, a sei insegnanti che si sono distinti per i loro progetti educativi, selezionati tra gli oltre 700 candidati. Premio organizzato dall’associazione United Network in collaborazione con Repubblica.it e repubblica@scuola.