Netflix: siamo in competizione con Fortnite più che con Hbo. La lettera agli azionisti dopo i risultati del quarto trimestre

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“Siamo in competizione (e perdiamo) più con Fortnite che con Hbo”. Lo scrive Netflix nella lettera inviata agli azionisti presentando i risultati del quarto trimestre.

La piattaforma di video streaming on demand si dice dunque più preoccupata della concorrenza con il videogioco che spopola negli Usa che da quella con il produttore di celebri serie tv come Il Trono di Spade, di proprietà di Warner Media, e che dovrebbe, almeno sulla carta, essere un suo più naturale rivale.

Questo accade perché la competizione ormai si sarebbe spostata più sulla capacità di catturare il tempo libero che neanche sulla produzione di contenuti in senso stretto. “Ci sono migliaia di competior in questo mercato così frammentato che competono per intrattenere consumatori”, scrive Netflix.

Reed Hastings, ceo di Netflix

La company, intanto, ha chiuso il quarto trimestre con un utile sopra le attese degli analisti: 30 centesimi per azione anziché 24 centesimi. Ma i ricavi si sono attestati a 4,19 miliardi di dollari, sotto i 4,21 miliardi previsti dal mercato.

Nel 2018 “i ricavi sono cresciuti del 35% a 16 miliardi di dollari”, prosegue la lettera, “e abbiamo quasi raddoppiato l’utile operativo a 1,6 miliardi”.

“A spingere la crescita l’elevata soddisfazione” degli abbonati, secondo Netflix, che prevede ricavi per 4,49 miliardi di dollari nel primo trimestre 2019 con utile netto di 253 milioni.

Netflix cita fra le altri rivali YouTube. “Quando il servizio di YouTube si è interrotto per alcuni minuti a livello globale in ottobre” Netflix ha registrato un balzo. “La nostra attenzione non è su Disney+, Amazon o gli altri, ma su come possiamo migliorare l’esperienza per i nostri abbonati”. La piattaforma intanto aumenterà i prezzi per gli abbonati americani.

Secondo quanto riferisce Bloomberg invece Warner Media, il colosso nato dalla fusione tra AT&T e Time Warner, è in procinto di lanciare tre nuove piattaforme che saranno alimentate in buoa parte proprio da contenuti prodotti da Hbo.