Maria Luisa (Marisa per tutti) Monti Riffeser se n’e’ andata.
Aveva ottantantotto anni e lascia scoperta la presidenza della Poligrafici editoriale, la società che pubblica Il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno e Il Telegrafo. Nel 1994 era succeduta al padre, Attilio (soprannominato Artiglio) petroliere (iniziando con la Sarom), industriale (zuccherifici Eridania) e grandi capacita’ politiche, che aveva fondato la casa editrice acquistando testate di peso in Emilia e Toscana e anche il Tempo a Roma, sempre al centro di feroci polemiche per le sue posizioni destrorse in regioni a larga maggioranza di sinistra. Eppure i suoi quotidiani prosperavano.
Marisa Riffeser, romagnola, simpatica, intelligente e tenace ha saputo gestire l’eredita’ paterna con il figlio Andrea alla gestione del gruppo editoriale, riservandosi il ruolo di diplomatica e di portabandiera del nome della famiglia.
Si occupava anche di moda con la griffe Monriff, specializzata in accessori e abbigliamento per l’equitazione che ha sempre amato e praticato.
Una sua grande passione e’ stato restaurare, e farne un centro di turismo di alto livello, il Borgo La Bagnaia, una sterminata tenuta a pochi chilometri da Siena, diventato anche luogo di incontro annuale e poi biennale del mondo editoriale nazionale e internazionale per l’evento ‘Crescere tra le righe’, organizzato dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori con la regia di Andrea Ceccherini.
A Bagnaia si tiene il Premio Arte e Cultura La Bagnaia, promosso dall’Associazione Culturale Attilio Monti di cui Marisa Riffeser era il motore.