Massimo Bordin, storica voce di Radio Radicale, è morto oggi a Roma. Addio alla “voce più importante, più bella e più autorevole” dell’emittente, ha detto il direttore Alessio Falconio dando l’annuncio in diretta sulle frequenze di Radio Radicale. Bordin è stato per anni conduttore della rassegna stampa mattutina Stampa e Regime, fino al 1° aprile di quest’anno. Aveva 67 anni. “Malato da tempo aveva chiesto di poter vivere e lottare nel massimo riserbo e come da sua volontà l’abbiamo rispettato”.
Dopo l’annuncio, Bordin è stato ricordato con le note di “quel Requiem che tante volte ha preceduto la sua splendida rassegna Stampa e Regime”: il Reqiuem di Mozart.

Il CDR di Radio Radicale:
“Con Massimo Bordin se ne va un giornalista libero, se ne va una voce autorevole della stampa e rimane invece il regime, quel regime che tutte le mattine, fino all’ultimo, ha raccontato e spiegato agli italiani, con la sua memoria storica, con la sua lucida intelligenza e la sua ironia.
Nei diciannove anni della sua direzione della Radio ci siamo confrontati e a volte anche scontrati, duramente ma sempre lealmente e ognuno di noi da lui ha imparato qualcosa.
I giornalisti di Radio Radicale, che si stringono attorno alla famiglia, gli devono molto e anche questo Paese, che da oggi ha una coscienza critica in meno”.
#MassimoBordin. Cordoglio @Pres_Casellati per scomparsa voce storica #RassegnaStampa @RadioRadicale → https://t.co/HryDhPJVpX Minuto di silenzio in Aula e interventi @emmabonino, @andrea_cangini, @DarioParrini e @PietroGrasso: https://t.co/eYjaKePLEV (Foto © #RadioRadicale) pic.twitter.com/SVGhqY4X5y
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) 17 aprile 2019
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#MassimoBordin Era stato un piccolo regalo per lui nel 2017. Bordin della RassegnaStampa. (M.B.) pic.twitter.com/0Y9VZEc5Qg
— Mauro Biani (@maurobiani) 17 aprile 2019