L’Osservatore Romano cambia sede. Il prefetto Ruffini: a Palazzo Pio la parte giornalistica del vaticano

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L’Osservatore Romano traslocherà dall’interno delle mura leonine, dove si trova da 90 anni, a Palazzo Pio, di fronte a Castel Sant’Angelo. E’ “parte della riforma” dei media, ha detto Paolo Ruffini , prefetto della Comunicazione vaticana.

Paolo Ruffini

“Stiamo cercando di ottimizzare gli spazi, è un progetto che prenderà diversi mesi, da qui all’estate del 2020”, ha aggiunto ancora Ruffini, sottolineando come lo spostamento del giornale si inserisca in questo progetto, perché “tutta la parte giornalistica” del Vaticano (giornale, radio, web e televisione) avrà sede lì.

A Palazzo Pio convergeranno dunque tutti i giornalisti che, al di là della testa di riferimento, fanno parte dell’informazione vaticana. “Ognuno avrà la sua sede e i suoi spazi di riunione” ha precisato Ruffini aggiungendo che l’obiettivo è anche quello di creare “hub linguistici” considerato che i diversi media (Vatican News, Radio Vaticana, Osservatore Romano, Ctv) hanno decine di redazioni linguistiche. Solo per la radio sono 40 con 35 lingue, l’ultima in ordine di arrivo il macedone.