Pepe e sale in abbondanza. In avvio di puntata, Fabio Fazio ha informato il pubblico che alla versione del lunedì del suo programma, ‘Che fuori tempo che fa’, sarebbero venute a mancare le ultime tre puntate. Mentre Massimo Giletti ha fatto una diretta da Mezzojuso, sfidando una piazza ostile e confrontandosi duramente col sindaco della cittadina siciliana in difesa di Anna, Irene e Ina Napoli. E poi al pomeriggio c’è stata la Formula Uno, con il dominio Mercedes che si protrae, mentre il calcio ha proposto una divertente Roma- Juventus alla sera, sempre sulla pay. Sono stati questi alcuni tra gli ingredienti più speziati di una domenica televisiva e sportiva, quella del 12 maggio, innesco ideale di tanti spunti dialettici e polemici pronti a durare anche un’intera settimana. I meter e Auditel intanto, dicono – indubitabilmente – che la serata l’ha vinta Fazio.
Su Rai1 ‘Che tempo che fa’ – con in apertura il messaggio agli spettatori e poi in menù, oltre a Luciana Littizzetto, un numeroso plotone di ospiti (tra gli altri Francesco Gabbani, Carlo Calenda, Roberto Saviano, Don Mattia Ferrari, Luca Parmitano, Tito Stagno, nonchè Arrigo Sacchi e Teo Teocoli nei panni di Adriano Galliani), ha conquistato 3,6 milioni di spettatori e 15% nella prima fase. Nella parte del ‘tavolo’ la trasmissione ha conseguito invece 2,2 milioni di spettatori ed il 13,23%.
Solo virtualmente, sul secondo gradino della graduatoria si è installato (per numero di spettatori) il telefilm ospedaliero di Canale 5, ‘New Amsterdam’, ieri a quota 2,060 milioni con il 9,9%.
Se si considera però lo share – e si guarda l’andamento delle curve degli ascolti – appare chiaro invece come la seconda opzione di serata sia stata ‘Le Iene’ (ieri senza Nadia Toffa, a riposo, con Matteo Viviani, Giulio Golia e Filippo Roma alla conduzione), a quota 1,992 milioni di spettatori con il 12,3% di share.
Forte è stato l’impatto della partita in onda alla sera su Sky: Roma-Juve, vinta dai giallorossi per due a zero, ha conquistato 1,9 milioni di spettatori con l’8% della platea, destabilizzando un po’ le proposte generaliste più maschili nella prima parte del prime time.
Su Rai2, pur calando un po’, hanno fatto bene entrambi i telefilm crime: ‘Ncis’, a 1,6 milioni e 6,4% ed ‘FBI’ a 1,5 milioni e il 6,7%.
Un notevole bilancio l’ha fatto la pellicola cult in onda su Rete4: ‘Continuavano a chiamarlo Trinità’, con Bud Spencer e Terence Hill, ha portato a casa ben 1,444 milioni di spettatori e il 6,8% di share, correndo alla stessa velocità del talk de La7.
Ieri, ‘Non è L’Arena’ ha fatto meglio della terza rete. Una molto animata – a tratti – diretta da Mezzojuso, in Sicilia, con Massimo Giletti e Nunzia De Girolamo in prima linea da una piazza ostile e tra gli ospiti il sindaco Salvatore Giardina, e poi tra gli ospiti anche Rita Dalla Chiesa, Alfonso Sabella, Salvo Palazzolo, Pietrangelo Buttafuoco, con il caso delle sorelle Napoli (Anna, Ina e Irene) ancora in primo piano, ha avuto 1,248 milioni di spettatori ed il 6,7% di share (la settimana scorsa, senza la concorrenza di una partita di calcio forte, il talk de La7 era arrivato a oltre 1,3 milioni di spettatori ed il 6,9% di share).
Discretamente è andata la terza puntata della nuova edizione di ‘Un giorno in pretura’. Focalizzandosi sulla vicenda di Gianni il bello, implicato come mandante nell’omicidio di Sabine Maccarrone, la trasmissione condotta da Roberta Petrelluzzi ha riscosso 945mila spettatori con il 4,4%. Ma all’esordio, con in primo piano il caso di Marco Vannini, Petrelluzzi aveva raccolto ben 1,559 milioni di spettatori e il 7,15%, superando Massimo Giletti.
In seconda serata, a partire dalle 23.10 in poi, sfruttando anche lo zapping in uscita dal calcio pay, sono passate al comando ‘Le Iene’, rimanendo sempre davanti al tavolo faziano e avendo in nottata come competitor più agguerrito il solo Giletti.