“Sono una specie di testimonial di RaiPlay”. Ha scelto ancora un video live su Instagram Fiorello per dare qualche dettaglio in più su come si stanno articolando i suoi contatti con la Rai, contatti che, come segnalato da una nota ufficiale di Viale Mazzini, hanno per centro il portale multimediale del servizio pubblico.
Ma prima non poteva mancare una rassegna sul racconto che i giornali hanno fatto della vicenda, in particolare dopo la ‘storia’ social di ieri in cui lo showman non ha risparmiato critiche al gruppo Gedi per l’atteggiamento tenuto verso i vertici Rai (“Ho capito che è il Gruppo Gedi, che fa capo a De Benedetti e quindi al Pd, ad avere tutto l’interesse a buttare benzina sulla Rai, soprattutto sui vertici Rai, contro il Governo”).

“E’ partita la ‘sciabbarabba’. Grazie a tutti i giornali che si sono interessati a me. Di tutto questo devo ringraziare Repubblica. Io sono venuto alla festa di Repubblica all’auditorium. Ho fatto trenta minuti di spettacolo gratis… vorrei ricordare. Se Repubblica non avesse scritto ‘interrotte le trattative’ e io per il gusto di smentire non le avessi riprese, tutto questo non ci sarebbe”, ha detto Fiorello inquadrando articoli da varie testate, ma precisando: “ovviamente l’unica che non parla di tutto questo è Repubblica. Ieri ha lanciato il sasso ma oggi non ne parla. Già immagino la riunione di redazione in cui dicono: mi raccomando, non scrivete più o se scrivete, scrivetene male. E’ un classico…”. “Comunque non c’era nessuna polemica da parte mia, solo il gusto della precisazione di fronte a cose non vere: come l’incazzatura da parte mia o la trattativa interrotta. Non c’era nessuna trattativa, quelle si fanno per i sequestri, erano più che altro approcci”, ha puntualizzato.
“L’idea del progetto per la Rai è di fare qualcosa per RaiPlay, perché in questo momento chi la guarda? Solo Salini”, ha ironizzato poi Fiorello, rilevando come ora la piattaforma sia più che altro la destinazione di chi vuole guardare programmi persi nei giorni precedenti o del passato.
“Io tenterò di fare contenuti, mettendo insieme la mie esperienze degli ultimi anni, il grande varietà, gli spettacoli dal vivo e la radio. Tutto messo insieme: ci può essere il commento sui giornali, un monologo comico, un duetto particolare, un’intervista, la lettura dei giornali, un po’ tutto mischiato, un vero varietà. La parola è proprio la varietà di cose, non solo canzoni, balletti o monologhi”.
La location “l’avremmo già scelta, ma questo non ve lo posso dire”, ha aggiunto. “Lasciate stare i guadagni e pensiamo a un prodotto che possa attirare gli investitori in Rai e lanciare la piattaforma per farla conoscere di più”, ha concluso.