“Negli ultimi tre anni il mercato dei contenuti video è cambiato forse più che negli ultimi trenta, ma molti guardano a questo mercato ancora con lo specchietto retrovisore”. A sostenerlo, parlando con La Stampa, Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia e chief executive continental Europe di Sky, sottolineando che la la rivoluzione digitale e il mercato della tv vanno a una velocità diversa rispetto alle norme che dovrebbero regolarlo.
Nel mirino l’asimmetria fiscale e normativa. “Oggi tutti gli operatori, indipendentemente dalle piattaforme distributive e dai modelli di business, competono tra di loro in un unico mercato aperto per catturare l’attenzione degli stessi spettatori con i propri contenuti” ed “è più che mai fondamentale che vi sia una competizione equa tra tutti i diversi soggetti, siano essi broadcaster, piattaforme o Ott”.
Questi ultimi, “leggeri fiscalmente e a livello occupazionale, pur competendo con tutte le altre televisioni e puntando agli stessi target, non sono vincolati dalle medesime norme e obblighi. Per comprendere quali siano i nuovi equilibri di mercato servono quindi lenti nuove e agire di conseguenza: il rischio è che senza un cambio di visione del mercato il settore sia costretto a fare grandi efficienze se vorrà rimanere competitivo”.

“In un momento in cui il governo e le istituzioni stanno lavorando per la crescita è fondamentale ripartire da chi, ogni giorno, si mette in gioco operando nel nostro Paese con investimenti, occupazione, gettito fiscale e innovazione tecnologica”.
Infine un riferimento alle direzioni che Sky intende seguire per il proprio sviluppo. “E’ fondamentale essere flessibili e pronti al cambiamento ogni giorno”, ha spiegato il manager. “Ad esempio è evidente che, sia a livello locale che globale, stiamo assistendo ad una polarizzazione dei contenuti: da una parte serie tv e film saranno il cuore delle offerte OnDemand (…) mentre i canali lineari avranno un ruolo sempre più centrale in tutta quella TV che vogliamo vedere mentre accade: nello sport live, nell’informazione e nell’intrattenimento”. “La nostra strategia è molto chiara: investire sempre di più in contenuti a brand Sky, soprattutto in produzioni originali e canali, e mantenere la nostra offerta sullo sport e nelle news”, ha concluso.