Sky-Premium R2: ok condizionato da Antitrust, ma c’è il divieto di esclusiva sul web. La pay prepara il ricorso: misure incomprensibili

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L’Antitrust ha dato il via libera condizionato alla cessione di R2, la piattaforma tecnica e amministrativa di Premium, da Mediaset a Sky, saltata poi lo scorso 12 aprile. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che “l’operazione ha generato evidenti effetti anticoncorrenziali”. Tuttavia, secondo l’Autorità, “le condizioni concorrenziali precedenti alla concentrazione non sono state ripristinate a seguito della restituzione di parte della società R2 al gruppo Mediaset”.

L’accordo era saltato in vista di “una improbabile autorizzazione incondizionata” da parte dell’Antitrust, confermata oggi dall’Autorità.

Roberto Rustichelli (foto sito Agcm)

Dato che la concorrenza non è stata ripristinata a seguito della restituzione di parte della società R2 al gruppo Mediaset l’Autorità garante della concorrenza e del mercato “ha deciso di imporre, per un periodo di tre anni, misure atte a ripristinare la concorrenza nel mercato della pay-tv. In particolare, le misure consistono in un divieto, per il gruppo Sky, di stipulare esclusive per i contenuti audiovisivi ed i canali lineari per le piattaforme internet in Italia. In questo modo, l’Antitrust ritiene che la concorrenza potenziale delle offerte televisive a pagamento via Internet possa garantire, in futuro, un’adeguata concorrenza, che permetta di ridurre i prezzi per i consumatori e un incremento dei contenuti audiovisivi a disposizione degli stessi”.

La decisione arriva al termine dell’istruttoria in cui l’authority ha rilevato che la realizzazione dell’operazione di concentrazione ha comportato il rafforzamento della posizione dominante del gruppo Sky sul mercato dei servizi al dettaglio della televisione a pagamento (mercato della pay-tv), tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza in tale mercato e nei mercati ad essi connessi, ossia il mercato della fornitura all’ingrosso di canali televisivi preconfezionati per la televisione a pagamento e i suoi possibili sub-segmenti (basic e premium) e il mercato della licenza dei diritti di trasmissione di contenuti audiovisivi e i suoi sub-segmenti.

L’operazione, spiega ancora l’Antitrust nella nota, ha generato evidenti effetti anticoncorrenziali, con la conseguente scomparsa anche in chiave prospettica della pressione concorrenziale esercitata, negli anni passati, da Mediaset Premium.

Sky annuncia ricorso – Sky annuncia il proprio ricorso “nelle sedi competenti” nei confronti del provvedimento dell’Antitrust diffuso oggi riguardo l’operazione R2 con Mediaset, in cui le viene fatto divieto di “stipulare esclusive per i contenuti audiovisivi ed i canali lineari per le piattaforme internet in Italia”. Secondo la pay “il divieto di esclusive su internet deciso ora da Agcm per Sky appare del tutto ingiustificato e scollegato rispetto al tema della piattaforma tecnica terrestre sollevato dalla stessa Autorità, con il rischio di acuire gli svantaggi e le penalizzazioni già sopportate da Sky verso gli operatori internet in virtù delle evidenti asimmetrie normative e fiscali oggi ancora presenti”.

La sede di Sky

Sky peraltro “prende atto” del via libera all’operazione Sky/R2 da parte dell’Autorità ma esprime la propria “sorpresa” per il fatto che “l’Autorità abbia deciso di imporre dei ‘rimedi’, visto che l’operazione di acquisto non è mai stata finalizzata e che le parti hanno già proceduto alla restituzione della piattaforma di R2 nel gruppo Mediaset”. Sky precisa al proposito di essersi “limitata ad usare i servizi della piattaforma tecnica di Mediaset per poter essere presente con una propria offerta anche sul digitale terrestre”.