Agcom contro le espressioni d’odio. Il nuovo regolamento vale anche per le piattaforme online. Ecco il video della campagna

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“Ci sono tante parole, scegliamo quelle giuste”. Si conclude così la campagna video dell’Agcom contro le espressioni d’odio. Nella sequenza di immagini si vede un padre di famiglia sul divano di casa intento a guardare la televisione saltando da un canale all’altro. Proteste, scontri, violenze e polemiche scandiscono le immagini sul piccolo schermo, mentre viene richiamato dalla figlia sul tavolo alle sue spalle per terminare la partita di Scarabeo cui aveva cominciato a giocare con amici di lei. Il genitore, dopo essersi ripreso dalla distrazione, compone parole come “dividere”, “contro”; mentre la figlia e gli altri giocatori al tavolo le completano in “condividere” e “incontro”.

La campagna accompagna e introduce l’approvazione, da parte del Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, relatore il commissario Antonio Nicita, delle nuove ‘Disposizioni in materia di rispetto della dignità umana e del principio di non discriminazione e di contrasto all’hatespeech’. Il Regolamento, come spiega un post dell’Agcom su Medium, è contenuto nella Delibera 157/19/CONS ed è stato preceduto da una consultazione pubblica alla quale hanno partecipato le associazioni di settore, rappresentanti della società civile e delle imprese. Un contributo fondamentale è derivato dalla stretta collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti che ha portato alla definizione di una procedura di confronto permanente sulle iniziative dell’Autorità.

“Attraverso il regolamento – si legge – l’Autorità intende fornire un quadro più definito di norme finalizzate al contrasto alle espressioni d’odio, secondo i principi delle normative italiane ed europee in materia volti a contrastare forme di discriminazione basate sulla costruzione e diffusione di stereotipi, nonché di generalizzazioni decontestualizzate di singoli episodi di cronaca che ledono la dignità di singole persone”. In pratica, come ha ricordato il commissario Nicita anticipando l’adozione del nuovo regolamento, si tratta di un ulteriore strumento che mira a spezzare il circolo vizioso dell’odio online alimentato da stereotipi e fake news.

Alle disposizioni del regolamento devono adeguarsi i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana nei programmi di informazione e intrattenimento per assicurare il rispetto della dignità umana e del principio di non discriminazione e contrasto alle espressioni di odio, ma anche, come prevede la nuova direttiva europea sui servizi media audiovisivi, le piattaforme di condivisione di video online.

#StopHateSpeech è l’hashtag della campagna.