Eppur si muove. “Quello della moda è un settore in cui è essenziale coniugare tradizione e innovazione e che, proprio per questo, richiede un costante aggiornamento formativo”. Ad affermarlo è il presidente di Fondimpresa, Bruno Scuotto che, in occasione di Pitti Immagine – prevista dall’11 al 14 giugno a Firenze – ha presentato e ragionato sui numeri delle attività formative finanziate nel 2018 da Fondimpresa, il Fondo Interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.

Numeri del resto molto significativi: circa 23 mila lavoratori di oltre 1300 aziende della moda, 96.718 ore di formazione erogate, di cui 22.599 attraverso avvisi del conto di sistema, 74.119 attraverso avvisi con contributo aggiuntivo e piani ordinari. Lombardia, Veneto e Piemonte sono le regioni più attive e promettenti con una parità quasi perfetta tra gli uomini e le donne coinvolte in formazione (22.925 totali con 11.534 donne e 11.391 uomini) in larga parte nella fascia d’età 35-54 anni.
Le tematiche di maggiore interesse sono salute e sicurezza sul luogo di lavoro, lingue e abilità personali, informatica e marketing e vendite.
Si tratta di fare i conti con la digital trasformation che sta cambiando profondamente il sistema, introducendo nuovi modelli organizzativi e formativi fondamentali per sostenere la domanda di competenze e di nuove professionalità. “Il nostro fondo si schiera dalla parte delle aziende”, ha insistito Scuotto, “sostenendole quotidianamente in questa sfida complessa, perché, per eliminare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, è necessario rimettere al centro le imprese, quelle che creano ricchezza e valore per tutti”. “Questo per noi di Fondimpresa significa puntare a una formazione basata sulle competenze digitali.”