Mediaset: atto di citazione da Vivendi sul voto maggiorato. I francesi: riconoscimento diritti patrimoniali e amministrativi

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Durante la presentazione dei palinsesti di Mediaset del 2 luglio‎ c’erano state alcune domande su un possibile accordo con Vivendi. Pier Silvio Berlusconi aveva risposto negativamente. Oggi l’ufficio stampa del gruppo ha comunicato che Mediaset ha ricevuto un atto di citazione da Vivendi con cui si chiede “di annullare la deliberazione approvata dall’assemblea straordinaria di Mediaset in data 18 aprile 2019 (…) e le conseguenti deliberazioni assunte dagli organi sociali di Mediaset, inclusa la approvazione del regolamento per il voto maggiorato”.

La media company francese, si legge nella nota, chiede di essere iscritta nell’elenco dei soggetti con diritto al voto maggiorato con la propria partecipazione del 9,61% nel capitale Mediaset e di “accertare e dichiarare che Vivendi è la legittima proprietaria e può esercitare tutti i diritti patrimoniali e amministrativi connessi alla propria partecipazione”.

La sede di Mediaset a Cologno Monzese (foto
ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Tra le altre richieste c’è anche l’accertamento e il riconoscimento dei diritti patrimoniali connessi alla partecipazione di Simon Fiduciaria e del diritto di Vivendi a fornirle “legittimamente istruzioni di voto” secondo le ‘Special Instructions’, le istruzioni particolari dell’AgCom.

L’udienza sulle richieste di Vivendi è fissata per il prossimo 26 novembre.

Il Gruppo francese, escluso dall’assemblea dello scorso 18 aprile malgrado la partecipazione diretta e indiretta nel capitale del Biscione pari al 30%. Per questo Vivendi ha chiesto la convocazione di una nuova assemblea lo scorso 2 luglio. In aprile Vivendi si era presentata in assemblea trovando di fatto le porte sbarrate, poiché Mediaset ritiene che la partecipazione dei francesi nel suo capitale sia contraria a quanto deliberato dall’Agcom e ad altre disposizioni di legge e quindi, come l’anno scorso, il suo Cda ha disposto la non partecipazione al voto della fiduciaria Simon (alla quale i francesi hanno trasferito il 19,19%), ma anche del socio ‘diretto’ Vivendi con il restante 9,6% del capitale.

Ecco il testo integrale:
Mediaset comunica di aver ricevuto da Vivendi S.A. (“Vivendi”) atto di citazione con il quale si chiede, tra l’altro, al Tribunale di Milano:
– in via principale, di annullare la deliberazione approvata dall’assemblea straordinaria di Mediaset in data 18 aprile 2019 con riguardo al punto n. 4 del relativo ordine del giorno (“Modifica dell’art. 7 dello Statuto riguardante la maggiorazione del voto ai sensi dell’articolo 127-quinquies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58”) e le conseguenti deliberazioni assunte dagli organi sociali di Mediaset, inclusa la approvazione del regolamento per il voto maggiorato;
– in subordine, di accertare e dichiarare che Vivendi ha il diritto di essere iscritta nell’elenco ex art. 127-quinquies del D. Lgs. n. 58/1998 con la propria
partecipazione nel capitale sociale di Mediaset in misura pari al 9,61% del capitale sociale;
– in ogni caso, di (i) accertare e dichiarare che Vivendi è la legittima proprietaria e può esercitare tutti i diritti patrimoniali e amministrativi connessi alla propria partecipazione nel capitale sociale di Mediaset in misura pari al 9,61% del capitale sociale; (ii) ordinare a Mediaset e, in particolare, a chi presiederà le prossime assemblee degli azionisti, di ammettervi le azioni sub (i) e di consentire a Vivendi l’esercizio di ogni relativo diritto amministrativo; (iii) accertare e dichiarare che Vivendi può legittimamente esercitare i diritti patrimoniali connessi alla partecipazione detenuta da Simon Fiduciaria S.p.A. (“SimonFid”) in Mediaset in
misura pari al 19,19% del relativo capitale sociale; (iv) accertare e dichiarare che Vivendi, con riguardo alle azioni sub (iii), può legittimamente fornire istruzioni di voto a SimonFid nelle materia e nei limiti previsti dall’art. 4.2. delle “Special Instructions” e che quest’ultima può esercitare i relativi diritti amministrativi.

L’udienza in citazione è fissata per il 26 novembre 2019.