Gazzetta del Mezzogiorno: chiesto concordato preventivo. Una lettera per spiegare la procedura avviata per rilancio e stabile proprietà

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“Ci sembra giusto informarVi che il Vostro giornale ha avviato una procedura societaria, che prende il nome di ‘concordato preventivo’, che è stata chiesta al Tribunale di Bari, che ha a sua volta ha nominato due Commissari, che ne seguiranno gli sviluppi”. Con una lettera aperta l’editore ha annunciato ai lettori de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ la scelta pressoché obbligata che permetterebbe “di riportare in equilibrio i conti del giornale, che negli ultimi anni ha sofferto pesantemente della crisi, che ha colpito l’editoria giornalistica”.

E’ trascorso quasi un anno da quando il 24 settembre del 2018, il principale quotidiano di Puglia e Basilicata, è stato sottoposto alla gestione giudiziaria per la sentenza di sequestro e confisca del 70% delle quote azionarie della Edisud spa, che fanno capo all’editore catanese Mario Ciancio Sanfilippo, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa.

La situazione dei conti fortemente deficitaria riscontrata all’atto del sequestro, ha portato a chiudere il bilancio del 2018 con una perdita operativa di oltre 7 milioni. Ciò ha resto inevitabile, ai fini della continuità aziendale imposta dalle norme, di trovare un acquirente da parte del Tribunale di Catania – Sezione misure di prevenzione, attraverso i Custodi-Amministratori Giudiziari.

Il testo della lettera, pubblicata sull’edizione del 30 luglio

L’unico ad affacciarsi è stato il socio di minoranza di Edisud, Denver, che fa capo a Sorgente Group Italia, di cui è amministratore delegato Valter Mainetti, editore del quotidiano ‘Il Foglio’ e del mensile ‘Tempi’. La proposta, con il supporto di un importante istituto di credito, prevede all’omologa del concordato, prevista fra aprile-settembre del 2020, una importante immissione di mezzi propri e l’ingresso nel capitale di un partner industriale. Intanto l’avvio del concordato facilita una preliminare contrazione dei costi e accelera la dismissione di alcuni cespiti.

Infatti con l’ok del Tribunale di Catania, al quale fa capo la gestione commissariale, il cda di Edisud ha chiesto nella seconda metà di luglio l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità al Tribunale di Bari, che ha subito nominato due commissari.

“Il giornale che da tanti anni e per tante generazioni è stato vicino al territorio – continua la lettera di Edisud – è un patrimonio nazionale che oggi non solo va conservato, ma deve essere con urgenza rilanciato tenendo conto delle innovazioni che hanno interessato fortemente anche il settore editoriale. E ciò vuol anche dire una struttura produttiva più snella, unita alla ricerca di economie di scala e sinergie con gruppi editoriali, che permettano di concentrare le risorse giornalistiche alla copertura dell’informazione locale, sul piano di servizio e di cultura”.

La Gazzetta del Mezzogiorno, 130 di storia che hanno visto passare sulle sue pagine grandi firme come Benedetto Croce, è così di fronte a una difficile sfida: deve infatti riuscire, come prevede il concordato, a riportare rapidamente inequilibrio i suoi conti, progressivamente peggiorati negli ultimi sei anni con i ricavi da copie vendute scesi del 40% e della pubblicità per il 60%.

La sede della Gazzetta del Mezzogiorno, a Bari

In particolare la ristrutturazione, che verrà dettagliata in un piano che Edisud è impegnata a presentare entro il prossimo ottobre, – a quanto apprende ‘Prima Comunicazion’ –prevede, oltre allo sviluppo del digitale e la concentrazione delle risorse nell’informazione locale e regionale, di incorporare le sette edizioni attuali in non più di tre, per fornire ai lettori un giornale più completo, rispetto al territorio d’influenza. Importanti sinergie editoriali interesseranno poi le news nazionali e internazionali, unitamente alla pubblicità e al marketing per promuovere intorno al brand giornalistico, forte e unico per la Puglia e Basilicata, come la Gazzetta del Mezzogiorno, eventi e iniziative speciali per coinvolgere, con rinnovata energia e idee, i giovani e il ricco mondo dell’economia e della cultura delle due regioni.

“La procedura avviata – conclude la lettera dell’editore – chiede il concorso e il sacrificio di tutti, dai creditori alle maestranze, per preludere ad un solido assetto proprietario. Durante questo percorso Vi chiediamo di continuare a starci vicino, anzi ancora di più. Il giornale sarà gradualmente innovato nel contenuto, nella grafica e nella tecnologia. E punterà sempre più ad accompagnare lo sviluppo e a difendere l’orgoglio di una Puglia e Basilicata, le loro città ed aree interne, strategiche per l’economia e la cultura del Paese”.