Rai, Anzaldi: crollano ascolti di Tg1, Tg2 e Tg3. Convocare subito la Vigilanza

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“I dati del crollo degli ascolti ad agosto, in piena crisi di governo, per Tg1 e Tg2, con il calo anche del Tg3, richiedono un’immediata sessione straordinaria della commissione di Vigilanza sull’informazione Rai, anche a seguito del preventivo richiamo straordinario dell’Agcom per il rispetto della Par Condicio“. A scriverlo su Facebook il deputato Pd e segretario della commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi.

“Con la riapertura delle Camere per la sfiducia al Governo Conte, chiederò che anche la Vigilanza riapra e si occupi subito di quello che sta accadendo alla Rai, un’occupazione senza precedenti di Lega e M5s che sta smantellando un settore strategico per l’azienda”, ha aggiunto Anzaldi, cominciando poi a passare in rassegna i dati registrati dagli spazi informativi Rai, nelle prime settimane di agosto.

Michele Anzaldi (Foto LaPresse – Roberto Monaldo)

“Il Tg1 ha perso quasi 600mila telespettatori rispetto a un anno fa (-583mila telespettatori, -3,8% di punti di share), secondo le rivelazioni dello Studio Frasi di un esperto di Auditel come il professor Siliato, mentre il Tg2 è crollato di quasi mezzo milione (-421mila, -2,1% ovvero un quinto dello share totale perso) e il Tg3 ha perso 60mila telespettatori (-61mila, -0,2%)”. Tutti dati che, rimarca Anzaldi, “compromettono un settore fondamentale per il servizio pubblico come l’informazione, mentre la concorrenza di Tg5 (+511mila) e La7 (+60mila) cresce”.

Nel post, il deputato Pd accusa anche le reti di essere diventate “vera e propria propaganda”, puntando il dito in particolare su Rai1, “appaltata a giornalisti esterni di comprovata vicinanza a Salvini”, scrive ancora il segretario della Vigilanza, citando come esempi ‘Uno Mattina’ “con il biografo Poletti, il portavoce di Foa Ventura e l’autrice fan salviniana Bacchiddu”, la ‘Vita in diretta’ “con l’imbarazzante rubrica politica all’esterna Simona Arrigoni, testimone di nozze del deputato leghista Liuni”.

“Nel silenzio di Ordine dei Giornalisti, Usigrai, Cda, è urgente che intervenga il Parlamento a ristabilire il pluralismo”, conclude.