Ha portato la televisione in Italia, lui italoamericano, e ha unito il Paese che si riprendeva dalla guerra; ha parlato la stessa lingua da Nord a Sud insegnandola agli italiani dell’”Allegria” perduta a cui molti oggi guardano con nostalgia. E anche ora, a dieci anni dalla morte, Mike Bongiorno unisce Rai e Mediaset, in un momento a reti unificate che sarà celebrato negli studi di Porta a Porta su RaiUno e nello Studio 7 di Cologno Monzese, a lui intitolato, in occasione del Mike’s day dedicato al celebre conduttore della tv pubblica e di quella commerciale. Sulla Rai da venerdì 6 a domenica 8 settembre, giorno della scomparsa di Bongiorno, con Fiorello e Vincenzo Mollica, e nello speciale di Porta a Porta sabato 7 andranno in onda interviste a Matteo Renzi e a Silvio Berlusconi: il ragazzetto di Rignano sull’Arno partecipò alla Ruota della Fortuna, il patron del Biscione riuscì a strappare alla Rai il volto più popolare che teneva incollati alla tv 27mila telespettatori.
La programmazione va da sabato 7 alle 20,35 su RaiUno con “Allegria”, uno speciale curato da Mollica con Fiorello che racconta la storia del conduttore, inventore dei quiz in tv, presentatore di undici Festival di Sanremo. Alle 21,25 una “Techetechetè superstar” scoverà inediti e frammenti dei maggiori telequiz. Alle 22,55 lo speciale Porta a Porta “Dieci anni senza Mike”: Bruno Vespa si collegherà con Gerry Scotti su Canale 5 (con i due figli maggiori, Nicolò e Michele) per un ricordo comune. Vespa ha “ripescato” anche le cabine originali di “Rischiatutto” (con Marco Liorni notaio…), ospiti le vallette rese famose, Sabrina Ciuffini, Antonella Elia, Paola Barale, i conduttori Rai Carlo Conti, Amadeus, Insinna e la
Signora Longari concorrente del quiz divenuta mitica grazie alle gaffes di Mike.

Su Rai Cultura domenica 8 settembre alle 21,10 sarà trasmesso il documentario di Enrico Salvatori “Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, in onda Mike”, che ne racconta la storia anche dolorosa di giovane staffetta partigiana che si salvò dal lager, il suo ritorno in America e poi il lancio suo e della tv in Italia. Un doc arricchito dalla consulenza di Aldo Grasso e dalle testimonianze della moglie dei figli. Altri ricordi su Radio Rai, RaiPlay e su tutte le reti, anche con l’omaggio al cinema: “Totò –Lascia e raddoppia” e “Ragazze d’oggi”.

“Nella vita hai sempre unito tutti e stai ancora unendo tutti: la tua famiglia e le aziende per cui hai lavorato”, ha detto con una certa commozione la moglie, Daniela Zuccato, alla conferenza stampa di presentazione del palinsesto Rai, insieme al figlio piccolo, il trentenne Leonardo che il papà (già anziano) chiamava Leolino e che è ruolo attivo della Fondazione con la quale è stata lanciata una raccolta fondi per delle borse di studio in varie università: un numero solidale che sarà presentato durante i programmi.
Il pioniere della tv inaugurò le trasmissioni Rai il 3 gennaio 1954 da via Asiago con “Arrivi e partenze” ma a ricordarne gli esordi è Bruno Vespa, quando “Lascia e raddoppia” che dal 19 novembre 1955 si “vedeva nel cinema perché nelle case non c’era la televisione o ci si riuniva nei bar per vederla finché non arrivò nelle prime famiglie. Nostalgia di un’Italia speranzosa (“in cui i figli stavano meglio dei padri, mentre ora è il contrario”), annota Vespa, “di un’Italia diversa e più spensierata”, ricorda il presidente Rai, Marcello Foa, che attribuisce a Mike Buongiorno il merito “di aver reso la Rai quella che è, di aver creato la tv di massa, ed è stato il primo a capire la potenzialità di far diventare famose sullo schermo delle persone sconosciute. Per l’amministratore delegato, Fabrizio Salini, Mike ha “sancito due principi fondamentali per il ruolo del servizio pubblico: la coesione e l’inclusione, ha creato una famiglia unita dal giovane all’anziano e ha unificato il linguaggio anche con un nuovo lessico”.