”L’informazione è un bene di tutti che va promosso e difeso. E che va quindi sostenuto anche economicamente. Per fare questo serve un approccio sistemico a tutti i problemi. Dalla remunerazione dei giornalisti alle garanzie per le imprese”. Ad affermarlo Andrea Martella, sottosegretario con delega all’Editoria, in occasione dell’evento ‘Una nuova strategia per il rilancio del settore dell’editoria’, organizzato dall’Uspi (Unione stampa periodica Italia) in Senato.
“Sono consapevole che nei mesi scorsi sono state avanzate negli stati generali varie valutazioni e ipotesi di lavoro, ma a me sembra giunto il momento delle scelte politiche per fornire un quadro funzionale e aggiornato del settore editoriale”, ha aggiunto Martella, sottolineando la necessità di “un approccio sistemico” ai temi del settore e di “approvare misure per avviare un’inversione di tendenza dei trend negativi che da quasi un decennio caratterizzano il settore”. “Mi propongo di garantire una serie di incontri con gli stakeholders per aprire tavoli di confronto”.
“Mi muoverò, impegnandomi per la la continuità e la stabilità del sostegno pubblico, attraverso la valorizzazione delle risorse statali e del fondo per il pluralismo e la loro finalizzazione verso misure coordinate, capaci di sostenere le imprese anche nel loro percorso di innovazione e di incentivare la domanda di informazione e di qualità”, ha spiegato ancora.

Martella ha guardato anche all’impatto del web sul settore. “La crisi dell’editoria, ha aggiunto, è in gran parte dovuta alla rivoluzione digitale”. “Ritengo che sia essenziale assicurare al settore i proventi dovuti come remunerazione per la produzione di contenuti digitali e per questo sono convinto della necessità di combattere con ogni strumento l’odioso fenomeno della pirateria, così come l’uso illegale dei contenuti”.
Secondo il sottosegretario con il digitale si pone “un serio problema della qualità dell’informazione e della capacità dei lettori di discernere fonti attendibili”. “Di tutto questo, ha ribadito, la politica non può disinteressarsi. È un nodo cruciale intorno al quale dovremo lavorare”.
Martella ha poi ricordato come la democrazia ha tra i suoi fondamenti quello di una stampa libera, plurale e consapevole del suo ruolo essenziale nella formazione della pubblica opinione”.
Riffeser (Fieg): l’informazione è un bene di tutti che merita sostegno
“Ringrazio il Sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, per l’attenzione manifestata verso il mondo editoriale e per il suo impegno ad intervenire a sostegno di un bene, quello della informazione di qualità, che è presidio di libertà e di tutela dei valori democratici”. Così il Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, ha commentato le dichiarazioni rese questa mattina dal Sottosegretario all’Editoria, ribadendo a sua volta “l’impegno della FIEG a contrastare tutti i fenomeni di pirateria dei contenuti editoriali, con l’auspicio che siano tempestivamente adottati i dovuti interventi per assicurare agli editori titolari dei diritti la giusta remunerazione per l’utilizzo dei loro prodotti”. Riffeser, nell’evidenziare l’incremento della lettura dei quotidiani e, più in generale, dei giornali (dati pubblicati da Audipress ieri), ha sottolineato la centralità e l’importanza della stampa come cerniera fra le istituzioni e i cittadini e per un’informazione diffusa con equilibrio e senso civico.
Verna (Cong): urgente la riforma dell’Ordine dei giornalisti, stop ai tagli all’editoria
“Oggi non esistono più le botteghe o le grandi navi-scuola dove si
imparava il mestiere. L’avvento delle nuove tecnologie e dei social
media porta la necessità di una profonda rivisitazione dell’assetto
dell’Ordine dei Giornalisti e invitiamo il governo e il Parlamento a
prendere in considerazione le proposte elaborate dal Consiglio Nazionale
che punta ad un giornalismo di qualità e centrato sulla deontologia” –
lo ha affermato il presidente del Cnog Carlo Verna intervenendo al
Senato al convegno sul rilancio dell’editoria alla presenza del
sottosegretario Andrea Martella. Verna ha poi ribadito la necessità di
rivedere con urgenza i tagli varati dal precedente esecutivo e che
colpiscono soprattutto piccole testate. “Occorre rivedere la norma
perché il primo effetto è il blocco delle anticipazioni da parte delle
banche che, per aziende editoriali di piccole dimensioni, spesso è
l’anticamera della chiusura”. E poi ha aggiunto: “sono pienamente
d’accordo con il sottosegretario quando afferma che l’informazione non
si può lasciare solo al libero mercato, ma occorre un intervento attivo
e trasparente dello Stato per garantire il pluralismo sancito
dall’art.21 della Costituzione”. Infine Verna ha sollecitato la rapida
approvazione dei provvedimenti sulle azioni giudiziarie temerarie e la
riforma della diffamazione, “spesso – ha concluso – vere e proprie forme
di intimidazione verso i cronisti che esercitano il loro mestiere.”