Il premio Nobel per la pace 2019 è stato assegnato al premier etiope Abiy Ahmed Ali “per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”.
Superata la concorrenza di Greta Thunberg, la giovane attivista ambientalista svedese, e di Raoni Metuktire, leader indigeno brasiliano, figura emblematica contro la deforestazione in Amazzonia e referente del popolo Kayapo, che con il premier etiope risultavano in cima alla lista dei papabili vincitori.
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The Norwegian Nobel Committee has decided to award the Nobel Peace Prize for 2019 to Ethiopian Prime Minister Abiy Ahmed Ali.#NobelPrize #NobelPeacePrize pic.twitter.com/uGRpZJHk1B— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 11, 2019
“In Etiopia anche se rimane molto lavoro da fare, Abiy Ahmed ha avviato importanti riforme per dare a molti cittadini la speranza per una vita migliore e un futuro più luminoso. Come primo ministro, Abiy Ahmed ha cercato di promuovere la riconciliazione, la solidarietà e la giustizia sociale”, ha precisato il Comitato in un tweet, precisando che il premio “intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell’Africa orientale e nordorientale”.
“In stretta collaborazione con Isaias Afwerki, il presidente dell’Eritrea, il premiato di quest’anno ha rapidamente elaborato i principi di un accordo di pace per porre fine alla lunga situazione di stallo ‘nessuna pace, nessuna guerra’ tra Etiopia ed Eritrea”.
