Mia, focus sul futuro dei documentari. Leone: serve riferimento unico e centrale; Rai acceleri su direzione ad hoc

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Al Mia il panel su ‘Bio Doc: Biographies between real cinema e docufiction’ organizzato il 16 ottobre da Marco Spagnoli in tandem con Apulia Film Commission è stato un palcoscenico qualificato per raccontare il risveglio che c’è nel documentario italiano. Il responsabile produzione della Apulia film commission Massimo Modugno, ricordando che la struttura ha finanziato finora 75 doc ha dichiarato di aver scoperto che “a dispetto della idea che si ha dell’industria audiovisiva, da un punto di vista del riconoscimento di un lavoro prettamente artistico, i documentari sono i prodotti che ci hanno dato le maggiori soddisfazioni. Specie quelli su cui c’è stato un impegno diretto della Film Commission e le cui storie raccontano la vita di personaggi noti o sconosciuti”.

Tra i titoli citati ‘Santa subito’ di Alessandro Piva selezionata al Festival di Roma e ‘Varichina’ diretto da Mariangela Barbanente, che ha partecipato a festival ed ottenuto vari riconoscimenti.

Giancarlo Leone (Foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Nel dibattito è intervenuto a sorpresa Giancarlo Leone, il presidente di Apa, che nel salutare ha ricordato il “risultato eccellente di aver ottenuto l’obbligo per la Rai di dotarsi finalmente di una direzione ad hoc per i documentari”. Ma adesso – ha sottolineato Leone – “la cosa importante è che la si attuai concretamente e questa occasione è molto importante per sollecitare la televisione pubblica ad accelerare, perché il mondo dei documentaristi ha bisogno di un riferimento unico e centrale, di un luogo che presidi un budget e che aiuti chi ha dei progetti a svilupparli e che possa anche individuare nei palinsesti spazi sistematici e non casuali”.
“I documentai sono il genere del presente e del futuro e sono convinto che se ne faranno sempre di più. Il mio auspicio quindi è che questo lavoro possa proseguire al meglio e chi ha una grande responsabilità, come la Rai, adempia i suoi obblighi nella maniera più concreta e più corretta”. “Siamo qui per ricordare alla Rai di farlo in fretta”, ha concluso Leone.