Rcs chiude i 9 mesi con un utile netto di 40,7 milioni euro in calo rispetto ai 52,1 milioni dello stesso periodo del 2018. I ricavi consolidati, spiega una nota, sono di 673,9 milioni (713,3 milioni in 2018), l’Ebitda si attesta a 102,4 milioni (101,8 milioni in 2018), l’Ebit a 64,5 milioni (77,3 milioni in 2018). L’indebitamento finanziario netto si è ridotto ulteriormente a 151,1 mln (187,6 mln al 31 dicembre 2018).
I ricavi pubblicitari ammontano a 267,9 milioni, con un calo di -13,1 milioni rispetto ai 281 milioni dei primi nove mesi del 2018, i ricavi editoriali sono pari a 306 milioni, in flessione di 20,6 milioni (-6,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2018. L’indebitamento finanziario netto si è ridotto ulteriormente a 151,1 mln (187,6 mln al 31 dicembre 2018). I ricavi digitali, che ammontano a circa 115 milioni, hanno raggiunto un’incidenza del 17,2% sui ricavi complessivi.

Secondo il management, in un contesto ancora caratterizzato da incertezza, con i principali mercati di riferimento in calo, in particolare quello pubblicitario in Italia e Spagna che ha registrato un andamento inferiore rispetto alle aspettative, nei primi nove mesi del 2019 il Gruppo ha continuato a generare margini e flussi di cassa positivi e conseguito i propri obiettivi di riduzione progressiva dell’indebitamento finanziario. In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste e in corso di definizione per il mantenimento e lo sviluppo dei ricavi così come per il continuo perseguimento dell’efficienza operativa, in assenza di eventi al momento non prevedibili, il gruppo ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire anche nel quarto trimestre 2019 un’ulteriore significativa riduzione dell’Indebitamento Finanziario Netto e livelli di marginalità sostanzialmente in linea con quelli realizzati nel 2018.
L’evoluzione della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento, conclude il gruppo, potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.