Web Tax, gli Usa minacciano nuovi dazi contro la Francia in rappresaglia. Rischi anche per l’Italia

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Si riaccendono le polveri attorno alla web tax, con gli Stati Uniti pronti a lanciare, in rappresaglia, una nuova offensiva commerciale contro l’Ue. A cominciare dalla Francia che lo scorso luglio ha approvato la norma che prevede un’aliquota del 3% su ricavi superiori a 25 milioni di euro nel Paese e a 750 milioni di euro nel mondo derivanti dai servizi digitali delle società tech. “Gli Usa agiranno contro i regimi di web tax” che discriminano le società americane come Google, Apple, Facebook e Amazon, ha avvertito il segretario al Commercio Robert Lighthizer, minacciando tariffe punitive fino al 100% su 2,4 miliardi di dollari di importazioni dal paese transalpino, dallo champagne alle borse, dal formaggio ai cosmetici.

La minaccia è stata lanciata alla vigilia del summit Nato di Londra e a poche ore dal bilaterale tra Donald Trump con il presidente francese Emmanuel Macron. I 90 giorni di tregua concordati dagli Usa con Parigi per tentare un’intesa sulla web tax sono scaduti la scorsa settimana senza un accordo e Trump ripeterà che la digital tax viene considerata discriminatoria e che c’è ancora tempo per poter negoziare e trovare una soluzione in sede Ocse.

Donald Trump (Foto Ansa – EPA/Oliver Contreras / POOL)

E’ “un chiaro segnale del fatto che gli Stati Uniti agiranno contro i regimi di web tax che discriminano o impongono oneri spropositati sulle società americane”, ha detto Lighthizer citando fra i possibili bersagli anche la Turchia, l’Austria e l’Italia, che nella legge di Bilancio per il 2020 ha previsto un’aliquota del 3% per i colossi del web.

Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha definito “inaccettabili” le minacce americane ed ha avvertito Washington che l’Ue potrebbe rispondere con forza. “Il semplice progetto, che potrebbe applicarsi entro 30 giorni, di nuove sanzioni contro la Francia, è inaccettabile”, ha detto. La Francia, ha precisato il ministro, ha preso contatto con la nuova Commissione Ue per “assicurarsi che se ci dovessero essere nuove sanzioni americane, ci sarà certamente una risposta europea, una risposta forte”.
Alle minacce americane ha replicato Daniel Rosario uno dei portavoce dell’esecutivo Ue. L’Unione europea, ha detto, “agirà e reagirà con una sola voce e rimarrà unità, ci stiamo coordinando con le autorità francesi sui prossimi passi”.

“Le grosse piattaforme quando vengono nel nostro Paese creano del valore utilizzando i nostro asset, quindi è giusto iniziare a pensare a una restituzione all’interno del nostro Paese, è una cosa logica”, è il punto di vista espresso sulla questione dalla ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, a margine della conferenza il ‘5g Italy’. Ora bisogna pensare a “come farlo senza impattare sugli equilibri politici. In questo momento è molto importare tenere equilibri con l’estero, con l’Ue, con gli Usa, in modo tale da non creare frizioni soprattutto sul digitale, soprattutto sulla tecnologia”.